Nel 2025 della Guardia Costiera la grande festa del 160° anniversario e semplificazioni amministrative
Le navi battenti bandiera italiana all’estero non dovranno più attendere un ispettore inviato dall’Italia per il rilascio del certificato ma ci si potrà rivolgere a uno dei cinque organismi riconosciuti
Il 2025 sarà un anno importante per la Guardia Costiera italiana, sotto vari aspetti: dalla storia del Corpo alla semplificazione amministrativa, fino alla prestigiosa presidenza internazionale dei summit mondiali della sicurezza in mare.
I primi a trarne beneficio saranno armatori ed equipaggi delle navi battenti bandiera italiana che solcano i mari del mondo. Dal primo gennaio, infatti, non dovranno più attendere a bordo un ispettore specializzato della Guardia Costiera inviato dall’Italia per il rilascio del certificato di sicurezza, ma potranno rivolgersi a uno dei cinque organismi riconosciuti, ovvero Bureau Veritas, American Bureau of Shipping, Lloyd’s Register, Det Norske Veritas e RINA. Questo nuovo sistema, pur mantenendo elevati standard di sicurezza, consente una significativa riduzione dei tempi e dei costi diretti e indiretti a carico degli operatori.
Le Capitanerie di porto continueranno a garantire la sicurezza marittima attraverso controlli mirati (Flag State Inspections), mantenendo un ruolo centrale come Autorità nazionale per la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente marino. L’accordo delega firmato con gli Organismi di sicurezza riconosciuti porterà a una riduzione dei costi e dei tempi per gli armatori, a un unico interlocutore per la programmazione delle visite obbligatorie e a una maggiore efficienza e sicurezza, grazie al monitoraggio delle attività degli Organismi riconosciuti da parte delle Autorità marittime. “La Guardia Costiera – ha spiegato il comandante generale, l’ammiraglio Nicola Carlone – continuerà a svolgere il ruolo di garante del sistema di certificazione di sicurezza mediante l’attività ispettiva di Flag State (controlli dello Stato di bandiera) e gli Organismi riconosciuti contribuiranno a snellire il processo, a beneficio della competitività dell’intero settore marittimo”.
La precedente modalità era stata introdotta a livello internazionale – ha spiegato l’ammiraglio Carlone in un’intervista rilasciata a Il Sole24Ore – dopo l’11 settembre per proteggere gli equipaggi, i passeggeri e gli operatori portuali da potenziali rischi legati ad atti internazionali. L’autorità responsabile di assicurare il rispetto della Convenzione per la salvaguardia della vita umana in mare (Solas) è il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera- Adesso i cinque organismi delegati potranno effettuare le attività di visita e certificazione per nostro conto”.
Quello che sta per cominciare, inoltre, sarà l’anno che segnerà il 160° anniversario di fondazione delle Capitanerie di Porto. Un anniversario celebrato con una lunga serie di eventi in tutto il Paese, che culminerà il 20 luglio, data esatta della fondazione, con attività artistiche e culturali. Il primo incontro è previsto a Palermo il 29 e 30 gennaio. A oggi il Corpo conta 11mila persone distribuite in 15 Direzioni Marittime, 55 Capitanerie di Porto, 51 Uffici Circondariali Marittimi, 128 Uffici Locali Marittimi e 60 Delegazioni di Spiaggia.
Sempre nel 2025, la Guardia Costiera assumerà la presidenza dell’European Coast Guard Functions Forum (ECGFF), un consesso internazionale che riunisce i rappresentanti delle principali Organizzazioni con funzioni di Guardia Costiera degli Stati membri dell’Unione europea, oltre alla presidenza del Mediterranean Coast Guard Functions Forum e del Coast Guard Global Summit, momenti di incontro che vedranno i rappresentanti delle omologhe organizzazione di Guardia costiera del Mediterraneo e del mondo confrontarsi sui temi comuni legati alla marittimità. L’appuntamento clou sarà si terrà a Roma, nel mese di settembre. Per la prima volta nella storia, un singolo Paese ospiterà tutti e tre i forum contemporaneamente, e sarà anche la prima volta che un Paese europeo guiderà il Global Summit, finora presieduto dal Giappone.
Novità in arrivo anche sulle acque interne lombarde. Nel 2025, infatti, la Guardia Costiera aprirà un comando Laghi in Lombardia, che avrà il compito di coordinare i tre nuclei già presenti e attivi 365 giorni l’anno: Lago di Garda, Lago Maggiore e Lago di Como.
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