L’Adsp napoletana rigetta le accuse sindacali
Mentre le organizzazioni dei lavoratori prorogano lo sciopero, il segretario generale contrattacca: “Il Ccnl è stato recepito, quali sono motivi e scopi reali della portesta?”
Evidenziando “una partecipazione massiccia” e il “forte coinvolgimento della comunità lavorativa” allo sciopero svoltosi ieri, le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno deciso di prolungare fino alla mattinata di lunedì il fermo dei dipendenti dell’Autorità di sistema portuale di Napoli e Salerno.
I vertici dell’ente, però, non ci stanno e contestano le ragioni dello sciopero: “Oltre ai temi già precisati fino ad oggi e alla necessità di rispettare norme cogenti poste a tutela delle pubbliche risorse, si ritiene doveroso evidenziare che nessuno ha messo in discussione il contratto collettivo recentemente sottoscritto tra le segreterie nazionali delle OO.SS. Filt CGIL, Fit Cisl, Uiltrasporti e le Associazioni datoriali Assoporti, Assiterminal, Assologistica e Fise Uniport che, infatti, ha già trovato applicazione nei corrispettivi riconosciuti nello scorso dicembre alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Autorità di Sistema Portuale” ha evidenziato una nota del segretario generale Giuseppe Grimaldi, nel mirino dei sindacati in quanto responsabile dei rapporti di lavoro interni all’ente.
Per Grimaldi l’iniziativa sindacale, volta, in sintesi, a stigmatizzare il presunto mancato recepimento del nuovo Ccnl (al centro dlela rivendizcazione c’era in effetti una delibera del Comitato di Gestione che lo recepiva pur chiedendo, a latere, alcuni chiarimenti al Ministero delle ifnrastrutture e dei trasporti alcuni chiarimenti sulla modalità di applicazione di un paio di clausole) è non sense: “Si ribadisce che il contratto collettivo sottoscritto per l’intera sua durata è stato reso immediatamente e pienamente esecutivo sia attraverso gli allegati già liquidati sia attraverso l’accordo di welfare sottoscritto a dicembre scorso con le OO.SS. Appare dunque decisamente pretestuosa la lettura che si vuole dare sulla richiesta di chiarimento inviata al Ministero dei Traporti. Richiesta che è stata resa pubblica e non ha bisogno di anomale e malevole interpretazioni, essendo essa esclusivamente relativa ad aspetti di compatibilità economico-finanziaria per l’anno 2027 di un istituto non quantificabile e ad un apparente contrasto della previsione specifica per le Autorità di Sistema Portuale con la legge istitutiva dei Porti in merito alla introduzione della non riassorbibilità”.
Il dubbio di Grimaldi e del presidente Andrea Annunziata è che lo sciopero abbia motivazione altre, non esplicitate dai sindacati: “Occorrerebbe, a questo punto, fare invece chiarezza su quelle che sono le vere istanze dei sindacati, sulle quali saremo ben lieti di offrire come sempre il nostro contributo, su tutti i tavoli, al fine di un sereno approfondimento per migliorare il clima nell’interesse generale del benessere dei Porti”.
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