I numeri fotografano un 2024 nero per il porto di Taranto
Alla crisi siderurgica e al perdurante stato di crisi dei container si è affiancato il crollo delle merci varie, per un calo complessivo del 17,1% in tonnellate
Tremila tonnellate scarse di merci in ro-ro (rispetto a 0) e quasi mille crocieristi in più (+0,7%, su un totale di 139mila passeggeri complessivamente) sono gli unici numeri in attivo della difficile annata 2024 vissuta dal porto di Taranto.
Il perdurare e l’acuirsi della crisi dell’ex Ilva – le rinfuse solide sono crollate a 6,05 milioni di tonnellate movimentati, in calo del 19,7% rispetto al 2023 – hanno giocato un ruolo fondamentale nel complessivo risultato di 12,1 milioni di tonnellate movimentati (-17,1% rispetto al 2023), ma il segno negativo ha caratterizzato anche tutte le altre merceologie, ad eccezione di quanto riportato in premessa.
Con 4,15 milioni di tonnellate le rinfuse liquide hanno marcato un -1,7% sull’anno passato, le merci varie hanno perso quasi un milione di tonnellate (1,75 milioni di tonnellate movimentate, -34,5% sul 2023) e i container sono scesi del 16,4% in tonnellate (149mila) e del 69,5% in Teu, (6.900).
In calo anche il numero di navi entrate e uscite, pari a 1.607 unità (-10,4%).
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