Già finita la tregua fra Adsp Napoli e sindacati
Salta dopo tre giorni il tavolo di confronto sul recepimento del nuovo Ccnl, proclamato un altro sciopero. Dura replica dell’ente
È durata tre giorni la pace fra Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale e le organizzazioni rappresentative dei suoi dipendenti Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
Dopo lo sciopero e la tregua dei giorni scorsi, infatti, queste ultime, a valle di un incontro ci vertici dell’ente, hanno rilasciato l’ennesima nota oscura sul dettaglio della vertenza, ma chiarissima sull’indirizzo (ri)preso dalla medesima: “Con una buona dose di ipocrisia l’Amministrazione presente al tavolo ha di fatto smentito sé stessa e ci ha comunicato di venire meno all’impegno assunto verbalmente nell’incontro del 13.01.2025 che aveva portato alla sospensione dell’azione di sciopero. Il dato di sintesi più eclatante, e che per ovvi motivi riteniamo molto preoccupante, è che l’Amministrazione disconosce gli accordi dalla stessa firmati e, per di più, deliberati dai competenti organi di gestione, di controllo e di vigilanza. Un atteggiamento incomprensibile per le organizzazioni sindacali e per le lavoratrici e lavoratori, che mette seriamente in discussione la capacità e l’affidabilità dei vertici dell’ente di svolgere il ruolo di soggetto negoziale”.
A rincarare la dose (ma sempre senza entrare nel merito) la nota si chiede “come possa questa Amministrazione mantenere gli impegni con gli operatori o prenderne di nuovi con soggetti interessati a scalare i nostri porti, considerata questa inaffidabilità ed incapacità di riconoscere le proprie firme su accordi sindacali. E tutto ciò senza considerare che i vertici di questa Amministrazione sono gli stessi custodi delle risorse pubbliche da impiegare anche per la realizzazione delle opere del Pnrr e per lo sviluppo del sistema portuale campano”.
Scontata la conclusione: “Pertanto, non essendoci stati offerti altri spazi negoziali, e venuta meno definitivamente la credibilità degli interlocutori, comunichiamo la ripresa dello sciopero delle Lavoratrici e dei Lavoratori dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, a partire dal 3 febbraio”.
Disappunto è stato espresso dai vertici dell’Adsp in una nota: “Sorvolando sulle ingenerose e lesive affermazioni contenute nel comunicato, questa Governance conferma l’impegno di provvedere entro il corrente mese, a liquidare tutti i corrispettivi per l’adeguamento ISTAT nonché gli arretrati (il tutto sul capitale rivalutato su ogni singolo anno) in conformità con l’articolato parere dell’Avvocatura dello Stato che in queste ore è stato trasmesso alla Port Autority; tanto a conferma dell’impegno assunto dall’amministrazione in occasione dell’incontro con i sindacati avvenuto lunedì 13 gennaio scorso che proprio sulla base di questo impegno avevano deciso di sospendere la protesta. Al contempo, mentre è in corso una approfondita valutazione dei contenuti del richiamato parere dell’Avvocatura, questa Governance si rende disponibile a valutare, nell’ambito di un auspicabile sereno confronto con le parti sociali, ogni possibile istituito contrattuale per far fronte alle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori della Port Autority nella cornice della contrattazione collettiva e comunque delle possibilità offerte dalla vigente normativa ad un ente di diritto pubblico quale è ad oggi l’Autorità di Sistema Portuale”.
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