L’Italia scivola al 18° posto mondiale per capacità container della sua flotta
Con la disponibilità di 95.600 Teu, la flotta tricolore perde una posizione rispetto alla precedente rilevazione
A inizio 2025, l’Italia si colloca al 18esimo posto della classifica dei paesi per capacità container della flotta, secondo le analisi di Dynaliners su dati di Alphaliner, perdendo una posizione rispetto alle rilevazioni di sei mesi fa.
La pubblicazione specializzata indica in particolare per la flotta tricolore una stiva complessiva di 95.600 Teu, assicurata da 44 portacontainer che fanno capo a due compagnie.
La lista vede al primo posto la Svizzera, con una capacità di 6.304.200 Teu fornita da 879 navi e una sola compagnia, ovviamente Msc, e al secondo la Danimarca (leggasi Maersk) con 4.414.700 Teu e 744 unità. Al terzo posto la Cina, con 4.069.400 Teu garantiti però da 17 diversi carrier con un totale di 1.094 navi.
L’elenco prosegue con la Francia, dove un’unica compagnia (Cma Cgm) dispone di 3.834.800 Teu in 656 navi, Taiwan (3.167.300 Teu per 5 vettori e 501 navi), il Giappone (1.972.400 Teu in 283 navi e due vettori), la Corea del Sud (1.346.400 Teu in 300 navi di 8 compagnie). Chiudono la Top Ten Singapore (786.000 Teu, per 266 navi di 5 carrier) e infine Israele (ovvero Zim, 780.200 Teu da 131 unità). Le ultime dieci posizioni della classifica dei primi 20 operatori al mondo prosegue con gli Emirati Arabi Uniti, gli Stati Uniti, l’Indonesia, l’Iran, la Turchia, La Tailandia, la Russia, l’Italia, il Regno Unito e Hong Kong. Complessivamente, secondo Dynaliners, i primi 20 operatori al mondo dispongono di una capacità di 30.516.300 Teu, ovvero il 94% di quella globale, grazie a 6.035 navi (l’84% del totale) che fanno capo a 84 compagnie.
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