Gli Houthi hanno annunciato la sospensione degli attacchi alle navi in Mar Rosso
Cma Cgm invia una prima nave verso Suez mentre altri armatori e analisti rimangono però molto prudenti e cauti su un possibile ritorno dei traffici marittimi attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb
A poche ore dall’entrata in vigore della prima fase della tregua tra Israele e Hamas, i miliziani Houthi dello Yemen hanno fornito un aggiornamento sulla loro strategia di attacchi nel Mar Rosso.
Più precisamente hanno dichiarato che, finché il cessate il fuoco rimarrà in vigore, le navi mercantili internazionali potranno transitare in sicurezza fra l’Oceano Indiano e il canale di Suez, fatta eccezione per quelle di proprietà israeliana o battenti bandiera israeliana che rimarranno invece un obiettivo nel mirino. Gli Houthi hanno poi precisato che, eventuali ulteriori attacchi allo Yemen da parte delle forze militari britanniche e americane, potrebbero avere conseguenza la presa di mira anche di navi mercantili di quei Paesi.
Nell’ultimo anno e mezzo, precisamente da novembre del 2023, in sostegno ai palestinesi e ad Hamas gli Houthi hanno avviato una campagna contro le navi mercantili che transitano nel Mar Rosso prendendo di mira più di 100 navi e causando una massiva deviazione dei traffici marittimi tra Asia ed Europa che hano scelto di circumnavigare l’Africa. Gli stessi miliziani hanno ripetutamente dichiarato che la loro campagna continuerà finché le forze israeliane non lasceranno Gaza.
I principali armatori, in particolare le compagnie di trasporto container, rimangono cauti a proposito di un ritorno alla navigazione in Mar Rosso. “I rappresentanti degli Houthi hanno segnalato un piano per sospendere gli attacchi alle navi, ma non hanno annunciato una vera e propria interruzione. Pertanto, è necessario prima un cessate il fuoco confermato a lungo” hanno dichiarato gli analisti del settore navale della banca d’investimento Jefferies secondo quanto riporta Splash247.
“In questa fase non si prevedono cambiamenti immediati delle rotte, poiché gli operatori di linea probabilmente valuteranno a fondo i problemi di sicurezza e di rischio. Si prevede che altri segmenti del trasporto marittimo possano prendere l’iniziativa per affrontare questi problemi prima che si verifichino azioni significative nel mercato di linea” suggerisce l’analisi pubblicata dal broker Braemar, secondo il quale saranno quindi i traffici tramp i primi a fare ritorno in quei mari. “I premi assicurativi contro i rischi di guerra per le navi che operano nel Mar Rosso sono saliti alle stelle a causa dell’aumento dei rischi. Ci vorrà del tempo prima che gli assicuratori rivalutino e abbassino questi premi, anche dopo il cessate il fuoco”. La riapertura del Mar Rosso “sarà probabilmente graduale e si svilupperà nell’arco di mesi piuttosto che di settimane” ha aggiunto Braemar.
La compagnia di navigazione francese Cma Cgm sembra essere la più convinta su un imminente ritorno verso la rotta più breve e lo dimostra il fatto che una sua nave impiegata in una linea fra Europa e India/Medio Oriente, la portacontainer CMA CGM Columba, dal porto spagnolo di Algeciras sta facendo rotta verso l’accesso a nord del canale di Suez invece che circumnavigare l’Africa.
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Un VIDEO mostra come gli Houthi attaccano le navi con i droni