Sulle piazze di spaccio lo stupefacente avrebbe fruttato oltre 60 milioni di euro, come spiegato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte Giovanni Parisi, direttore delle Dogane di Livorno e Cesare Antuofermo, comandante delle Fiamme gialle livornesi.
La droga, dopo essere stata campionata ed analizzata, verrà distrutta in un inceneritore.
I panetti di cocaina erano nascosti, all’interno di un container contenente legname, sbarcato da una nave cargo proveniente dal Cile: il carico era diretto in Calabria mentre la droga, che una volta tagliata avrebbe fruttato 600.000 dosi, era destinata allo spaccio in tutta Italia.
Il sequestro conferma Livorno, è stato spiegato, come uno dei porti scelti dai narcotrafficanti per fare giungere la sostanza stupefacente da distribuire in tutta Europa, “a cui fa da contrasto l’attività di controllo dei funzionari delle dogane e dei finanzieri attraverso i controlli metodici sul traffico passeggeri, veicoli e merci”.
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