In Costa Azzurra dicono stop alle crociere
Il sindaco di Nizza e della relativa area metropolitana vorrebbe limitare alle navi piccole anche la rada di Villefranche-sur-mer già da quest’estate
“Le crociere, che inquinano e ci invadono con la loro clientela low cost che non consuma nulla ma lascia la propria spazzatura dietro di sé, non sono le benvenute. Se abbiamo impedito al cemento di soffocare Nizza, non è certo per consentire di farlo all’overturismo”.
È con queste parole che Christian Estrosi, politico di lungo corso del centrodestra francese (ministro durante la presidenza Chirac) e sindaco della maggiore città della Costa Azzurra quasi ininterrottamente (ci fu una pausa fra 2016 e 2017) dal 2008 , ha alzato il tiro contro il settore crocieristico, già finito nel mirino da quando nell’estate 2023 l’amministrazione metropolitana aveva rilevato la gestione delle banchine nizzarde dalla locale Camera di commercio.
L’intenzione sarebbe quella di vietare l’accesso alle navi da crociera sopra i 190 metri di lunghezza e i 900 passeggeri a Nizza e, soprattutto (il porto della città non può dimensionalmente ospitare unità molto più grandi), nella rada della vicina località turistica di Villefranche-sur-mer, metà delle navi di maggiori dimensioni e delle maggiori compagnie, già a partire da questa estate, anche se lo stesso Estrosi alla stampa transalpina ha ammesso di non esser certo del margine di azione su scali già programmati: “Stiamo valutando il calendario e le prenotazioni effettuate per capire se si possa annullarne solo alcune o la totalità”.
Il limite potrebbe partire dal primo luglio “oppure dal primo gennaio 2026″, anno in cui, a giugno, Nizza ospiterà il summit dell’Onu sugli oceani. E secondo Estrosi, che ha citato il caso di Venezia e del relativo decreto che dal 2021 ha limitato l’accesso alla sua stazione marittima alle navi minori, taglierebbe il 70% circa del traffico odierno, rappresentato (dato 2024 Direction interrégionale de la mer de la Méditerranée) da circa 250mila passeggeri e circa 220 scali più o meno equamente ripartiti fra Nizza e Villefranche, anche se, è stato ricordato dalla stampa, i poteri del sindaco metropolitano molto più difficilmente potranno impedire alle navi di attraccare oltre i 300 metri dalla costa, dove la giurisdizione è statale, e trasferirvi i passeggeri eventualmente a mezzo di tender.
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