M&A fra cantieri a Genova e T. Mariotti in vantaggio su Amico per le aree di Sarimi
Intanto la società presieduta da Alberto Amico ha acquisito Gatti Srl e ha venduto a San Giorgio del Porto il suo 50% nella Luigi Amico Srl

In attesa di conferma e maggiori dettagli dall’Autorità di sistema portuale di Genova, da un decreto del Tar si apprende che un paio di settimane fa l’ente ha concluso la comparazione fra le istanze concorrenti per le aree e specchi acquei prospicienti l’officina Sarimi, ad angolo fra Molo Giano e Molo Oarn interno, prediligendo quella presentata dal cantiere navalmeccanico T. Mariotti.
Il decreto in questione rigetta la richiesta di sospensione cautelare presentata dal titolare delle aree (fino a fine mese) Sarimi, società attiva nel comparto delle riparazioni navali facente parte del gruppo Amico&Co., mirata – è l’azienda a scrivere, citata dai giudici – “ad evitare la cessazione completa dell’attività d’impresa di Sarimi nelle more delle valutazioni che codesto ecc.mo Tar sarà chiamato a esprimere sulle censure di diritto articolate nel prosieguo, in un contesto in cui, a partire dal 1° febbraio 2025, Sarimi non saprà nemmeno dove collocare i due traghetti che oggi stazionano sul compendio di cui trattasi, e ove continuasse l’occupazione del demanio sarebbe suscettibile di violazione dell’art. 1161 cod.nav., con ogni conseguenza”.
In sostanza Sarimi ha chiesto la sospensione dell’assentimento a T.Mariotti perché al momento lo specchio acqueo ospita due navi di Moby (Moby Otta e Moby Drea), rischiando così a partire da febbraio un’accusa di occupazione abusiva. Motivazione d’urgenza non accolta dal giudice monocratico perché “il provvedimento impugnato non contiene un ordine di rilascio dell’area che la Sarimi ha avuto in concessione fino al 31 gennaio 2025 e prende in espressa considerazione le esigenze di ‘continuità operativa’ della ricorrente”. Dopodiché a ripronunciarsi sull’istanza cautelare sarà la camera di consiglio fra alcune settimane.
Sarimi aveva chiesto il rinnovo della concessione per proseguire con la sua abituale attività, anche se, come è noto, l’ambizione primaria di Amico sarebbe stata quella di realizzare proprio in quell’area un nuovo bacino di carenaggio per maxiyacht in project financing con l’Adsp, progetto abbozzato sotto l’amministrazione Signorini-Piacenza e poi rigettato dall’attuale guida dell’ente affidata al duo commissariale Seno-Benedetti per incompatibilità col Piano regolatore portuale (che è però in via di riscrittura, con possibile apertura quindi ad usi nautici). La richiesta di T.Mariotti è legata invece all’esigenza di ormeggiare due navi affiancate, stante che il cantiere nei prossimi mesi sarè impegnato nell’allestimento di una nave da crociera per Aman e di un’unità speciale per la Marina Militare.
A proposito di Amico & Co. la società, come rivelato da SUPER YACHT 24, ha messo le mani sul 90% del cantiere Gatti Srl, azienda vicina sia fisicamente che dal punto di vista del business. L’azienda opera su un’area operativa di oltre 3.000mq dove può accogliere yacht, sia a vela che a motore, di lunghezza fino a 30 metri per un massimo di 100 tonnellate, sia per eseguire lavorazioni sia per semplice rimessaggio. Dopo un primo accordo di inizio 2024, con il quale i precedenti proprietari (Massimo, Alessandro e Vittorio Gatti) avevano concordato la disponibilità a vendere almeno il 70% dell’azienda “affinché quest’ultima – si legge in un accordo per la vendita – sia in grado di far fronte agli impegni assunti per la realizzazione del Progetto Nuovo Polo della Nautica”, ora è emerso che proprio Amico, nel frattempo divenuto nuovo azionista di controllo al 90%, ha appena ceduto per 1,89 milioni di euro la propria quota alla Amico Servizi Srl.
Rimanendo sempre nell’area delle riparazioni del porto di Genova, risulta appena portata a termine anche la cessione dalla stessa Amico & Co. del proprio 50% della società Luigi Amico Srl, azienda nata nel 1885 e oggi una realtà affermata nel mercato del trattamento e rivestimento di superfici degli scafi (sabbiatura, pallinatura, hydro blasting, scarificatura e bonifiche). A rilevare la metà del capitale dell’azienda è l’altro socio (al 50%), ovvero il cantiere San Giorgio del Porto (Officine meccaniche navali e fonderia San Giorgio del Porto Spa) che fa parte del gruppo Genova Industrie Navali (così come T. Mariotti). Il 50% della società che ha sedi sia a Genova che a Marsiglia è stata venduta da Amico per 2 milioni di euro.
Non è ancora un affare concluso, ma potrebbe presto arrivare a una positiva finalizzazione, sempre secondo quanto risulta a SUPER YACHT 24, il passaggio del cantiere Otam Yachts (che smentisce questa notizia) a Tankoa Yachts (che non conferma né smentisce); anche in questo caso si tratta di due realtà produttive fra loro attigue ma nell’area di Sestri Ponente del capoluogo ligure. Otam dispone di due capannoni coperti, un piazzale operativo, un’officina meccanica, una falegnameria e un travel lift da 180 ton, potendo così produrre e operare su imbarcazioni fino ai 35 metri. Il cantiere ha in concessione aree coperte per quasi 4.800 metri quadrati, aree scoperte per 3.300 mq e uno specchio acqueo di poco inferiore a 10.000 mq.
N.C. – A.M.
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