Houthi decisivi sui risultati di Maersk
Chiuso il terzo miglior esercizio di sempre, le prospettive per il 2025 del liner danese sono legate alla tenuta della stabilità in Mar Rosso

L’anno scorso si è rivelato il terzo anno più redditizio nella storia del trasporto di container e, allo stesso modo, si è rivelato il terzo anno migliore nei 121 anni di storia della più grande compagnia marittima danese.
Maersk ha chiuso il suo terzo miglior anno finanziario di sempre con un Ebit per il 2024 di 6,5 miliardi di dollari. Il vettore danese ha previsto che la crescita del volume globale di container nel 2025 sarà di circa il 4%. Tuttavia, la grande linea di demarcazione tra profitti e perdite quest’anno, secondo Maersk, si concentrerà sul Mar Rosso.
Le milizie yemenite Houthi hanno stoppato la loro campagna contro il trasporto marittimo mercantile, senza attacchi segnalati finora nel 2025, dopo la tregua fra Israele e Hamas. La situazione rimane tuttavia in sospeso con pochissime navi di linea che sono tornate a frequentare la rotta di Suez tra Asia ed Europa.
Le previsioni Ebit di Maersk per il 2025 coprono un’ampia forbice fra zero a 3 miliardi di dollari proprio a seconda del fatto che il Mar Rosso apra a metà anno o alla fine dell’anno. La società ha aggiunto che le sue prospettive per il 2025 sono soggette a “notevoli incertezze macroeconomiche” che incidono sulla crescita del volume dei container e sulle tariffe di trasporto.
I transiti del Canale di Suez lo scorso anno per il settore dei container nel suo complesso sono diminuiti del 90% rispetto al 2023, secondo i dati dell’analista finanziario Jefferies. Il principale impatto economico della potenziale riapertura delle rotte del Mar Rosso sarebbe quello di restituire capacità al sistema di spedizione dei container, equivalente a circa il 6%-8% delle navi esistenti grazie a una navigazione più veloce, secondo i dati di S&P Global. Inoltre nel giro di tre anni le newbuilding faranno crescere la capacità di stiva di circa il 24%.
Vincent Clerc, Ceo di Maersk, ha affermato che la sua azienda è “in una posizione unica” per supportare i clienti in un’epoca che ha descritto come caratterizzata da “cambiamenti geopolitici e sconvolgimenti che continuano a rafforzare la necessità di catene di fornitura resilienti”.
In attesa di capire che succederà sul Mar Rosso, Maersk, ricca di liquidità, ha intanto avviato un programma di riacquisto di azioni proprie che durerà un anno e arriverà fino a 14,4 miliardi di corone danese (1,93 miliardi di euro). Lo scopo del programma è quello di adeguare la struttura del capitale dell’azienda in ultima analisi attraverso l’annullamento delle azioni riacquistate, ha affermato Maersk in una nota.
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