La linea container Great Pendulum Service in arrivo al Genoa Port Terminal di Spinelli
Il servizio intramed Gps di Cma Cgm e Tarros lascerà Terminal San Giorgio, mentre il terminalista manda il terzo layout in Autorità portuale per la concessione ponte semestrale

Mentre da quasi un mese il gruppo Spinelli è alle prese con la consegna all’Autorità di sistema portuale di Genova di un layout delle aree compatibile con le prescrizioni impartitegli per la sua concessione ponte nel bacino di Sampierdarena del porto di Genova (oltre il 50% degli spazi dedicati a movimentazione di merci varie) il Genoa Port Terminal si appresta a guadagnare una nuova linea contenitori.
Pochi giorni fa, infatti, Cma Cgm e Tarros hanno reso nota una riorganizzazione a partire da marzo (decima settimana del 2025) del loro servizio congiunto intramediterraneo Gps – Great Pendulum Service, operato su base settimanale con tre navi ciascuno comprese fra i 1.400 e i 1.800 Teu di capacità, che in Italia continueranno a scalare Salerno, La Spezia e Genova.
Il servizio annoverava in origine anche Arkas, che si è però distaccata, rimanendo cliente del Terminal San Giorgio (nel frattempo passato al gruppo Ignazio Messina & C.). Le altre due compagnie marittime hanno invece preferito nell’ambito della riorganizzazione cercare un’altra banchina (nella nota Cma Cgm della scorsa settimana, che riproduciamo in pagina, ancora da definirsi) e, come confermato da Tarros, fra poche settimane porteranno le navi al Genoa Port Terminal.
Come accennato il terminal di Spinelli è da quasi un mese alle prese con la richiesta da parte della locale Adsp di una riorganizzazione degli spazi del terminal. In autunno infatti una sentenza del Consiglio di Stato aveva annullato (su ricorso di Sech) la concessione di Gpt, sanzionando il fatto che l’Adsp non avesse specificato, nel rinnovargli la concessione, come il traffico, secondo il Piano regolatore portuale, avrebbe dovuto esser prevalentemente di merci varie e non, come finora avvenuto, di container.
Detto che sia Spinelli che Adsp stanno tentando l’impugnazione di quella sentenza (finora con scarsa fortuna), il terminalista ha presentato nelle more del giudizio (previsto in maggio) un’istanza ex art.10 del regolamento di esecuzione del codice della navigazione per il rilascio di una concessione provvisoria di sei mesi. L’ente l’ha accolta con la suddetta prescrizione, ma non ha fissato né un numero di ‘tentativi’ né un termine entro il quale presentare un layout rispettoso di essa, col risultato che la situazione è congelata a quella teoricamente annullata dal Consiglio di Stato, mentre pendono al riguardo le diffide presentate dall’originaria ricorrente (Sech) e dal gruppo Grimaldi (che chiede un’immediata rimessa a gara delle aree).
Secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY due ipotesi di ridefinizione degli spazi del Genoa Port Terminal sarebbero state già rigettate da palazzo San Giorgio. “Abbiamo fornito gli ulteriori chiarimenti, attendiamo” è il commento in proposito di Mario Sommariva, presidente del gruppo Spinelli, che non ha confermato la notizia della ‘conquista’ del servizio Gps e il conseguente impatto che questo potrà avere sul rapporto fra i traffici container e quelli di merce varia a ponte Etiopia.
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