Eni ha qualcosa da ridire sui bonus legati all’acquisto della nave Flng Tango da Exmar
Confutato l’annuncio della shipping company belga che aveva dato per certo il riconoscimento di un bonus (fino a 44 milioni $) per le prestazioni dell’unità galleggiante operativa in Congo

Il gruppo Eni ha confutato le conclusioni tratte dalla shipping company belga Exmar a proposito delle aspettative di bonus attese da quest’ultima sulla base dei dati di produzione di una nave Flng che l’azienda ha venduto alla controparte italiana. Una vicenda che potrebbe portare a un contenzioso legale fra le parti a meno che non trovino prima un accordo.
La smentita di Eni giunge a seguito delle esternazioni di Exmar sulle prestazioni della Flng Tango che, a dire dell’azienda belga, avrebbe superato le aspettative di produzione e i livelli garantiti mentre lavorava al progetto Congo LNG dell’operatore italiano al largo delle coste del Congo, in Africa.
Più precisamente l’operatore belga ha fatto sapere che l’accordo per la vendita dell’unità galleggiante Flng prevedeva una clausola di aggiustamento del prezzo, tra cui una correzione negativa di 78 milioni di dollari e un bonus massimo di 44 milioni di dollari, in base alle prestazioni dell’unità.
Oltre a ciò Exmar ha comunicato di avere appunto diritto a un bonus sulla base dei dati di produzione ma ha spiegato che l’importo di questo bonus è ancora indefinito in quanto non risulta sia ancora stato concordato. In una dichiarazione inviata al giornale online Offshore Energy, Eni ha fornito la sua posizione sul progetto Congo LNG, che differisce però da quella di Exmar sulla questione.
“Con riferimento al progetto Congo Flng e al comunicato stampa di Exmar del 5 febbraio 2025, Eni non concorda con quanto affermato da Exmar in merito al presunto diritto maturato a un aggiustamento positivo del prezzo ai sensi del relativo contratto, in quanto le condizioni per tale aggiustamento devono ancora essere valutate ai sensi di tale contratto” ha evidenziato il colosso italiano dell’energia.
L’accordo per la vendita della nave era stato firmato nel 2022 e un anno più tardi la Flng Tango ha iniziato la distribuzione di Gnl ai mercati internazionali. Con una capacità di 0,6 milioni di tonnellate all’anno (mtpa), questa Flng ha permesso al Congo di realizzare il primo progetto di liquefazione del gas naturale e di inserire il Paese africano nella lista degli esportatori di Gnl.
Questo progetto è stato concepito per sfruttare le risorse di gas del progetto Marine XII con due unità Flng stazionate nei giacimenti di Nenè e Litchendjili. La seconda unit, Nguya, attualmente in costruzione, dovrebbe entrare in funzione entro la fine dell’anno, con una capacità di 2,4 mtpa, consentendo al progetto Congo Lng di raggiungere una capacità produttiva complessiva di gas naturale liquefatto di 3 milioni di tonnellate all’anno o circa 4,5 miliardi di metri cubi (bcm) all’anno dal 2025.
Tra i contratti assegnati l’anno scorso in relazione al Congo Lng vi sono il contratto di trasporto e installazione di Wison New Energies a Geocean, la scelta di Abl da parte di Eni per i servizi di marine warranty survey per la seconda fase del progetto e l’incarico di Kotug International per i servizi marittimi.
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