I rimorchiatori di Aponte verso la fusione con Boluda, a Msc il 49%
Medtug (l’ex Rimorchiatori Mediterranei) vanta una flotta di oltre 170 mezzi e opera in Italia, a Malta, a Singapore, Colombia, Norvegia e in Malesia

A due anni di distanza dalle ultime notizie emerse (nel 2023 Msc aveva già acquisito una partecipazione del 7% in Boluda Towage in cambio di trenta mezzi), si torna a parlare della maxi fusione fra i rimorchiatori dei gruppi Boluda e quelli che fanno capo al gruppo della famiglia Aponte.
Secondo quanto si apprende dall’ultimo rapporto settimanale di DynaLiners (che cita quanto publicato nei giorni scorsi da fonti di stampa spagnola), Msc si appresta a ottenere una partecipazione del 49% in Boluda Towage, la divisione rimorchiatori di Boluda Corporacion Maritima. Secondo quanto previsto dall’accordo fra le parti, il gruppo armatoriale svizzero controllato da Gianluigi Aponte fonderà la propria divisione rimorchiatori MedTug (oltre 170 mezzi) con quella di Boluda. In attesa dell’approvazione delle autorità competenti, l’operazione dovrebbe concretizzarsi nel corso della primavera, ad aprile o maggio. Secondo quanto appreso da El Mercantil il nuovo colosso Boluda Towage ha in preivisone di investire “600 milioni nel 2025, di cui 200 milioni saranno dedicati al rinnovo della flotta e tra 300 e 400 milioni a nuove acquisizioni di aziende”.
A febbraio 2023, dopo pochi mesi dall’acquisizione del gruppo genovese Rimorchiatori Mediterranei per circa 1 miliardo di euro, il Corriere della Sera aveva rivelato e descritto i contorni dei primi accordi raggiunti con l’armatore spagnolo Vicente Boluda Fos con cui una collaborazione operativa era già iniziata nel porto di Anversa un anno prima.
Il primo passo era stato compiuto dagli iberici, con il conferimento in una scatola societaria creata ad hoc, la lussemburghese Boluda Towage Holding, delle partecipazioni totalitarie nelle loro aziende di rimorchio: Boluda World Tug’s, Tug’s Services Panama, Remolcadores y Ianchas (Uruguay) e Remolcadores y Barcazas del Caribe (Repubblica Domenicana). A fronte di questi apporti l’allora neonata società aumentò il capitale di 1,2 miliardi, quasi tutti in sovrapprezzo. A quel punto gli spagnoli, con il 100% delle quote e i loro rimorchiatori conferiti, cedettero il 7,2% di Boluda Towage alla Sas Shipping Agencies, holding operativo controllata da Msc. Poche settimane era stato il gruppo di Ginevra a conferire in Boluda Towage i rimorchiatori della sua MedTug più una serie di crediti, il tutto per un valore di circa 240 milioni. Aponte salì così al 15,6% ma già era chiaro che l’operazione avrebbe avuto un seguito.
Proprio le attività della ex Rimorchiatori Mediterranei (recentemente diventata Medtug Spa) rimasero fuori dal perimetro dell’accordo con Boluda in attesa forse della luce verde dell’Antitrust italiana all’acquisizione da parte di Msc che arrivò poche settimane più tardi.
La fusione delle due flotte darà vita al primo armatore al mondo nel rimorchio portuale, con oltre 600 navi che staccano di almeno 150 unità la danese Svitzer del gruppo Maersk.
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