Nuovo traffico ferroviario di rinfuse secche dal porto di Savona
Treno settimanale da maggio in partenza dal But Port Terminal, che ha chiesto di estendere la concessione

Dopo circa 20 anni, dal terminal But di Savona ricomincerà a muoversi un servizio ferroviario merci.
“In quel caso si trattava di un treno di ferroleghe per le Acciaierie di Cogne. Quello che partirà a maggio, invece, sarà organizzato da uno dei nostri attuali clienti, che movimentano rinfuse secche di ambito industriale, dai fertilizzanti, alle sabbie silicate, al sale antigelo” svela a SHIPPING ITALY Gerardo Ghiliotto, amministratore delegato del terminalista di Savona, che per le “aumentate necessità operative e implementazione traffico ferroviario” (questa la dicitura ufficiale sull’istanza) ha appena chiesto all’Autorità di sistema portuale del Lar Ligure occidentale di ampliare di 1.500 metri quadrati la propria concessione quadriennale sui piazzali posti nella parte più occidentale dello scalo savonese.
“Si tratterebbe di un completamento e di una razionalizzazione dell’area scoperta che integra la concessione (questa decennale, in scadenza nel 2030) del nostro magazzino” spiega Ghiliotto: “L’area aggiuntiva è frontale al punto di carico ferroviario, ideale quindi per il nuovo servizio. Non possiamo ancora svelare il cliente, ma si tratterà di un collegamento in import su base settimanale, per un’impresa italiana, con destinazione raccordata a una distanza di circa 200 km. Sarà un treno da 450 metri e verranno utilizzati carri con contenitori open top per rinfuse, nell’ambito di un sistema di triangolazioni fra diversi siti italiani già rodato dal cliente”.
L’entusiasmo per il ritorno al ferroviario è evidente: “Sicuramente è una modalità complicata in Italia, ma non impossibile. Confidiamo che da questo primo servizio possano aprirsi nuove opportunità. Vero che qui è difficile organizzare treni lunghi, ma è altrettanto vero che disponiamo di direttrici e tracce poco congestionate, appetibili per clienti che dispongano magari di magazzini raccordati, anche a distanze più lunghe di quella in questione” conclude Ghiliotto, aggiungendo che “per il nuovo servizio puntiamo sul nostro organico attuale, nel quale stiamo inserendo un paio di unità aggiuntive”.
A.M.
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