Non frena la discesa dei noli container: -25% sulla rotta Shanghai-Genova in un anno
Le tariffe per le spedizioni marittime fra Cina e Italia calano sotto i 4mila dollari, mentre l’indice medio scende a quota 2.795 dollari

La fine delle festività legate al Capodanno cinese, terminato lo scorso 12 febbraio, non si sta al momento accompagnando a una risalita dei noli marittimi per spedizioni di container verso il Mediterraneo o l’Europa. L’aggiornamento di oggi del Drewry Container Index certifica infatti per l’ultima settimana un loro ulteriore netto calo (-10%) dopo alcune lievi flessioni in quelle precedenti, per un loro valore medio di 2.795 dollari per un box da 40 piedi.
A perdere quota sono le tariffe per invii da Shanghai verso Genova, in calo dell’8% a 3.837 dollari, un valore inferiore del 24% a quello di un anno fa, così come quelle per spedizioni dallo stesso porto cinese verso Rotterdam, in discesa del 9% a 2.618 dollari (-38% rispetto allo stesso periodo del 2024). La vera caduta si osserva però sui costi delle spedizioni dalla Cina verso gli Usa, con i noli Shanghai – Los Angeles che scendono dell’11% rispetto a sette giorni prima a quota 3.888 dollari (-17% rispetto a un anno fa) e quelli da Shanghai a New York in flessione del 13% a 5.126 dollari (-14% sul 2024). Quanto alle tratte transatlantiche, un calo contenuto (-3%) si riscontra sui costi per invii da Rotterdam a Shanghai (a 2.394 dollari), mentre in direzione inversa la situazione è stabile (829 dollari).
Come sempre Drewry non ha fornito commenti o spiegazioni sulle tendenze in corso: l’unica indicazione della società di analisi riguarda le prossime settimane, per le quali dice di attendersi ancora lievi decrementi per effetto di una crescita della stiva disponibile.
Per inquadrare l’andamento può essere utile osservare che qualcosa di analogo si sta osservando in questi giorni sui noli aerei per spedizioni in uscita dalla Cina, dove la fine del Capodanno non ha portato con sé la solita risalita delle tariffe per il trasporto (che però si è d’altro canto osservata su traffici con origine da paesi come Vietnam e Corea del Sud). In quel contesto a pesare, secondo gli analisti, potrebbe essere in particolare la flessione dell’e-commerce, protagonista dei traffici lo scorso anno, e che a inizio 2025 starebbe iniziando a sperimentare i primi effetti della rimozione (per ora annunciata, poi temporaneamente sospesa) dell’esenzione dai dazi per i pacchi di valore inferiore agli 800 dollari.
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