L’Agenzia delle Dogane alza la voce: “Fake news la diminuzione dei controlli”
Da Roma arriva una netta replica alle polemiche sul presunto ridimensionamento di molti uffici locali, in particolare portuali

“L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in merito alle presunte criticità legate alla riorganizzazione territoriale, e ai suoi effetti su specifiche realtà portuali, ritiene necessario chiarire, ancora una volta, che molte affermazioni riportate dai media non trovano alcun riscontro nei documenti ufficiali dell’Adm”.
Ad affermarlo è una nota di Adm rilasciata a valle delle polemiche sorte da Genova a Ravenna, da La Spezia a Taranto per il recente processo di riorganizzazione degli uffici: “Il processo di riforma dell’Agenzia, finalizzato a garantire una maggiore integrazione tra le funzioni doganali e quelle dei monopoli, non prevede alcun ‘ridimensionamento’ delle attività operative degli Uffici locali. Non vi sarà, dunque, alcuna ‘dequalificazione’ del territorio, dei porti italiani o del personale in servizio. Al contrario, il potenziamento della presenza dell’Agenzia in tutto il Paese è confermato dall’incremento delle risorse umane e organizzative”.
A testimonianza di ciò la nota ha dettagliato i concorsi pubblici banditi negli ultimi 12 mesi per l’assunzione di personale (oltre 1.300 persone), senza fornire notizie sulle uscite nel medesimo periodo.
Secondo Adm “questi dati smentiscono radicalmente qualsiasi ipotesi di contrazione dell’azione amministrativa e di controllo. La riorganizzazione dell’Agenzia è, dunque, il risultato di un’ampia e complessa revisione delle competenze dei singoli Uffici del territorio e delle relative articolazioni. Tra gli elementi presi in considerazione per valutare l’entità del lavoro dei singoli Uffici vi sono indicatori che rappresentano la complessità della realtà territoriale, un elenco di 18 parametri: “Come si evince, il metodo di valutazione è basato su criteri misurabili, contrariamente a quanto riportato da alcune testate giornalistiche, che hanno erroneamente affermato che l’intero modello si fondasse esclusivamente sull’e-commerce”.
Ultima stoccata per precisare che “il metodo incide solo, e per meno del 7%, sulla retribuzione dei dirigenti responsabili dei singoli uffici, calcolata su un valore pari a circa 140 mila euro lordi l’anno, e sul numero di Posizioni organizzative di elevata responsabilità, che aumentano di oltre il 36%, passando da 165 a 226. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli prosegue, quindi, con determinazione nel rafforzamento della propria presenza sul territorio, migliorando l’efficienza operativa e la qualità dei servizi resi a cittadini e imprese. La riorganizzazione in corso, basata su criteri oggettivi e trasparenti, mira, infatti, a ottimizzare le risorse e potenziare i controlli, senza alcuna riduzione delle attività”.
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