Due navi cargo sono state danneggiate in quello che è stato segnalato come un attacco missilistico russo al porto di Odessa secondo quanto reso noto dal Ministero dello sviluppo delle comunità e dei territori dell’Ucraina. L’attacco, avvenuto il 1 marzo, ha anche ferito due lavoratori portuali.
Le navi danneggiate risultano essere la portacontainer battente bandiera panamense MSC Levante F e la bulk carrier Super Sarkas battente bandiera della Sierra Leone e con a bordo oltre 21.000 tonnellate di mais e soia per l’esportazione. L’entità dei danni ancora non è stata valutata.
La Msc Levante F era arrivata a Odessa lo stesso giorno dopo una sosta in Turchia. Rapporti non confermati suggeriscono che l’attacco russo fosse collegato alle accuse secondo cui le navi trasportavano armi britanniche da utilizzare in Ucraina.
Secondo il ministero, si tratta della 29a nave civile danneggiata dagli attacchi russi alle infrastrutture marittime dell’Ucraina.
L’attacco avviene mentre i colloqui di pace tra Russia e Ucraina sono in stallo e le tensioni aumentano in seguito all’accessa discussione alla Casa Bianca tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il Ministero ucraino ha affermato che, nonostante i continui attacchi, il corridoio alimentare marittimo dell’Ucraina rimane operativo. Il vice primo ministro per la ricostruzione dell’Ucraina e ministro dello sviluppo delle comunità e dei territori Oleksiy Kuleba ha affermato che il corridoio ha elaborato 106 milioni di tonnellate di merci, tra cui quasi 70 milioni di tonnellate di grano, fornendo prodotti agricoli ad Africa, Asia ed Europa.
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