L’Università Iuav lancia il Polo dell’Acqua con tre nuovi percorsi accademici
L’hub internazionale sarà dedicato alla ricerca e all’innovazione nella Blue Economy per rispondere alle sfide poste dall’emergenza climatica, tra le quali l’innalzamento del livello relativo del mare

L’Università Iuav di Venezia ha dato vita al “Polo dell’Acqua”, un innovativo hub internazionale dedicato alla ricerca e all’innovazione nel settore della Blue Economy in risposta alle crescenti sfide poste dall’emergenza climatica. Il polo, con un focus particolare sull’innalzamento del livello del mare, si propone di diventare un punto di riferimento globale per lo sviluppo di soluzioni sostenibili.
Il progetto, come informa l’università veneziana, che vede la collaborazione di istituzioni prestigiose come l’Istituto di Studi Militari Marittimi (Ismm) della Marina Militare e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), mira a formare una nuova generazione di professionisti capaci di affrontare le complesse problematiche legate alla gestione delle risorse idriche e degli ambienti costieri.
“Un polo dell’acqua a Venezia è un laboratorio naturale per lo studio del mondo che cambia e il contesto per una esperienza accademica irripetibile”, ha sottolineato il professor Andrea Rinaldo, premio Nobel dell’Acqua 2023. L’innalzamento del livello relativo del mare, ben riconoscibile già adesso, è in via di intensificazione, ponendo un problema di sopravvivenza dell’ambiente, veneziano e non solo, nel prossimo futuro – ha proseguito lo scienziato – ; oggi è fondamentale formare figure professionali capaci di spaziare tra culture, tecniche, ambiti scientifici e umanistici. Percorsi accademici che garantiscano uno sguardo a 360 gradi, come quello immaginato da Iuav per il Polo dell’Acqua, mi sembrano la strada giusta”.
L’offerta formativa del polo comprende tre corsi di laurea magistrale in lingua inglese, progettati per rispondere alle esigenze emergenti del settore: “Urbanistica e Pianificazione per la Transizione”: un programma che integra discipline scientifiche e progettuali per affrontare le sfide della pianificazione spaziale urbana, territoriale e marittima; “Ingegneria Energetica Rinnovabile per Ambienti Costieri”: un corso unico in Italia che forma ingegneri specializzati nella protezione delle aree costiere e nella progettazione di infrastrutture sostenibili, e “Trasporti Sostenibili e Mobilità Marittima Intelligente”: un percorso multidisciplinare che esplora la digitalizzazione e l’automazione dei trasporti in un contesto marittimo.
La scelta di Venezia come sede del polo non è casuale: la città, simbolo di resilienza di fronte alle avversità climatiche, offre un contesto unico per lo studio e la sperimentazione di soluzioni innovative. “Il Polo dell’Acqua si propone come un progetto strategico, destinato a evolversi nel tempo – ha dichiarato Benno Albrecht, Rettore dell’Università Iuav di Venezia. Questo innovativo Think tank, che potrà arricchirsi in futuro della collaborazione di altre università e centri di ricerca avanzata, intende candidarsi come punto di riferimento internazionale nella formazione di figure professionali capaci di delineare nuovi modelli di gestione degli spazi acquei e degli ambienti costieri. Con un focus specifico sul mare, sul ciclo dell’acqua e sui sistemi di equilibrio post-sostenibili, il Polo rafforzerà il ruolo dell’Italia come protagonista della Blue Growth e della Blue Economy, temi centrali per la vera crescita sostenibile”.
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