L’Adsp Genova apre all’aumento dell’organico Culmv
Previsto l’inserimento di nuovi soci speciali di giovane età per fronteggiare inabilità, invecchiamento e picchi

L’appello rilanciato la settimana scorsa attraverso SHIPPING ITALY da Antonio Benvenuti, console della Culmv, fornitore di manodopera temporanea del porto di Genova, è stato accolto: l’Autorità di sistema portuale di Genova apre alla possibilità di autorizzare un organico più ampio dell’attuale.
Benvenuti aveva spiegato come l’evoluzione dei traffici degli ultimi anni, con una concentrazione di picchi anche a parità di volumi e quindi di avviamenti, insieme al progressivo invecchiamento dei lavoratori della Compagnia unica avesse comportato – esattamente come accade per i dipendenti dei terminal – una maggiore difficoltà a rispondere alla domanda di lavoro. Da cui l’istanza per espandere l’organico.
Oggi la fumata bianca, a valle di un incontro fra il commissario straordinario dell’Adsp, Massimo Seno, la struttura tecnica dell’ente e le segreterie delle locali rappresentanze di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, durante il quale “le parti, avuto riguardo alle evoluzioni intervenute nell’organizzazione dei traffici, all’incidenza delle inabilità che caratterizzano gli organici, alla avanzata età anagrafica dei lavoratori, hanno condiviso l’esigenza di rinnovare e rafforzare gli organici della Culmv con l’inserimento di nuovi soci speciali di giovane età” si legge nel verbale dell’incontro.
I tempi potrebbero essere rapidi: “Adsp ha evidenziato come le strutture interne abbiano già avviato l’istruttoria sull’istanza presentata dalla Culmv in data 18 febbraio 2025, necessaria a deliberare i nuovi inserimenti che potranno essere sottoposti agli organi dell’Ente nel prossimo mese di aprile”.
Incerto invece il quantum. Benvenuti ha auspicato un centinaio di ingressi, anche scaglionati in più soluzioni. L’ente dovrà però seguire le indicazioni ministeriali. L’organico di 930 operativi fissato dal Ministero nel 2017 risultava dalla divisione delle giornate di lavoro previste, 215mila, per 252, il numero di turni annui che, tenuto conto di ferie e festività, si ritiene un portuale del fornitore di manodopera debba effettuare (calcolo che deriva dai turni previsti dal Ccnl di settore, sebbene Culmv non lo applichi). A questo quoziente il Mit previde poi di aggiungere un ulteriore numero in organico, pari al massimo al 10%, a coprire tutto ciò che sfugge al conteggio, dalla malattia agli infortuni.
In questo fattore dovranno ora essere inseriti i suddetti elementi di mutamento dello scenario (picchi e invecchiamento), calibrandoli con una previsione di turni crescenti rispetto ai 194mila circa del 2024 e al fatto che nel frattempo gli operativi sono diminuiti (secondo Benvenuti di circa una sessantina di unità).
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