Assarmatori torna a farsi sentire a Bruxelles per Ets e nuovi carburanti
Messina: “Si superino gli eccessi del Green Deal per liberare energie, rinnovare le flotte e accelerare la diffusione di carburanti marittimi sostenibili, con particolare riguardo al settore dei traghetti”

“Il trasporto marittimo è un elemento chiave per garantire all’Europa sicurezza e coesione, e lo è a maggior ragione in Italia dove opera una flotta di traghetti ai vertici a livello mondiale per tonnellaggio, capacità di carico e di trasporto passeggeri. Un segmento da tutelare, specie dagli eccessi ideologici del Green Deal, a partire dalle distorsioni del sistema Ets, per mantenere e implementare la sua strategicità”. Queste le parole del presidente di Assarmatori, Stefano Messina, a valle della missione di due giorni a Bruxelles alla quale ha preso parte una delegazione di aziende associate composta da componenti del Consiglio Direttivo, armatori, manager e parte della struttura (tra i presenti Achille Onorato, Matteo Catani, Franco Del Giudice, Michela Nardulli, Stefano Beduschi e Michele Francioni). L’associazione ha avuto una serie di incontri di alto livello e operativi, fra cui quello con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto.
“Il fatto che in oltre trent’anni di liberalizzazione del mercato non si sia affacciati operatori stranieri la dice lunga su quanto questi collegamenti siano scarsamente fruttuosi dal punto di vista economico. La regolazione climatica europea, in particolare Ets, con il disallineamento temporale rispetto al trasporto su gomma, e Fuel EU, peggiora il quadro, mettendo in bilico collegamenti che garantiscono la continuità territoriale delle isole, lo sviluppo dell’economia e del turismo, diventando un volano irrinunciabile per questi territori” hanno detto i vertici di Assarmatori, ribadendo a Fitto anche l’importanza, fra le altre, della necessaria infrastrutturazione portuale con riguardo ai carburanti alternativi, che per l’associazione in Italia non possono che essere Gnl, metanolo e biofuel.
Stefano Messina a Bruxelles ha evidenziato che “il settore marittimo-portuale è parte essenziale della sicurezza delle catene del valore europee e della coesione della società e dell’economia del nostro continente. In tempi nei quali il controllo di queste catene e degli approvvigionamenti è diventato un fattore centrale della geopolitica delle grandi potenze, il ruolo strategico del settore marittimo emerge con chiarezza, come già accaduto durante la crisi pandemica. A ciò va aggiunta l’imprescindibile funzione svolta per il trasporto passeggeri e merci per le isole, maggiori e minori, sia italiane sia più in generale del bacino Mediterraneo, e i servizi delle autostrade del mare, che contribuiscono significativamente alla sostenibilità ambientale grazie allo shift modale. La coesione dei territori insulari e costieri è garantita anche e soprattutto dalle rotte marittime che ne rendono possibili i collegamenti in modo efficiente e puntuale”.
Il presidente dell’associazione ha ricordato poi che “allo stesso tempo va tutelato il ruolo del transhipment dei contenitori dalle distorsioni dell’Ets, che regalano un vantaggio competitivo agli scali posti appena al di fuori dei confini europei, come quelli del Nord Africa. Il rischio è quello di una desertificazione di hub strategici come quello di Gioia Tauro, con conseguente perdita di controllo sugli snodi cruciali del trasporto marittimo containerizzato”.
Una nota informa che, nel corso della missione, i vertici di Assarmatori hanno incontrato anche i Capigruppo italiani al Parlamento Europeo, il presidente della Commissione parlamentare Ambiente, l’italiano Antonio Decaro, e funzionari apicali della Commissione Europea nei settori d’interesse, oltre quelli della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Ue. Nell’occasione è stata organizzata una cena con oltre cento rappresentanti delle istituzioni europee a diversi livelli, con intervento inaugurale, fra gli altri, del Vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti italiano, Edoardo Rixi.
In queste occasioni, Messina ha ribadito come “i punti di forza e le peculiarità del trasporto marittimo italiano non siano stati sufficientemente valorizzati in sede europea negli anni passati. Il nuovo corso inaugurato dalle politiche programmatiche del Clean Industrial Deal segna un passo avanti importante in questo senso. Ora si superino gli eccessi del Green Deal per liberare energie, rinnovare le flotte e
accelerare la diffusione di carburanti marittimi sostenibili, con particolare riguardo al settore dei traghetti che nel nostro Paese è una infrastruttura insostituibile e non può sopportare l’onere dell’Ets in una situazione di mercato molto fragile”.
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