Porti in regola con la spesa dei fondi Pnrr-Pnc
Autorità portuali (e Regioni) hanno impegnato oltre il 99% delle risorse previste per elettrificazione e sviluppo di accessibilità e resilienza

Se il programma di rinnovo flotte del Pnrr-Pnc è stato un fallimento, decisamente migliore, quanto meno a livello di impegno dei fondi, è il bilancio, alla fine del 2024, degli investimenti previsti per il potenziamento e miglioramento delle infrastrutture portuali.
Lo si evince dall’ultimo report della Corte dei Conti sul Pnrr (che non prende però in esame l’effettivo sviluppo dei progetti).
Per quanto riguarda il programma di “Elettrificazione delle banchine (Cold Ironing)”, in capo ad Autorità di sistema portuale e Regioni, il documento spiega che “Le risorse relative al quadriennio 2021-2024 (pari a 440 milioni di euro, contro uno stanziamento complessivo di 700 milioni per l’intera durata del Piano) sono state impegnate per 438,85 milioni (99,74%) e pagate alle Autorità portuali interessate dagli interventi. Inoltre, si evidenzia che il d.l. n. 19/2024 ha disposto il parziale de-finanziamento della misura per 170 milioni con riferimento agli anni 2024 e 2025, posticipando lo stanziamento di tale importo al 2027 (90 milioni) e 2028 (80 milioni)”.
Centrati gli obiettivi previsti con la Commissione europea: “Sono in corso le attività di rendicontazione alla Commissione europea della milestone M3C2-7 relativa all’aggiudicazione degli appalti per la costruzione di almeno 15 impianti di Cold ironing in almeno 10 porti. Tale milestone risulta conseguita con la stipula dei contratti o l’efficacia dell’aggiudicazione relativa a 20 impianti di Cold ironing in 13 porti”.
Risultati altrettanto soddisfacenti sul fronte dello “Sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici”, per i quali nel 2021 erano stati stanziati 1.470 milioni di euro. Al riguardo, riportano i magistrati contabili, “gli stanziamenti relativi al quadriennio 2021-2024 ammontano a 1.220 milioni di euro, dei quali impegnati per 1.219,59 milioni (99,96%), mentre i pagamenti alle Autorità portuali interessate dagli interventi sono risultati pari a 1.211,56 milioni (99,31% circa)”.
Anche in questo caso “l’intervento è stato oggetto di rifinanziamento ad opera del d.l. n. 19/2024, che ha disposto una riduzione di risorse per il 2024 (-70 milioni) ed il 2025 (-30 milioni) e l’aumento delle stesse riguardo a 2026 (+50 milioni), 2027 (+210 milioni) e 2028 (+170 milioni), per un incremento complessivo pari a 330 milioni. Conseguentemente, le risorse previste sono state modificate da 1.470 milioni a 1.800 milioni”, con l’incremento tutto destinato alla nuova diga foranea del porto di Genova.
Gli impegni Adsp per Adsp sono riepilogati nella tabella in apertura dell’articolo.
A.M.
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