Incontro fra i responsabili cybersecurity delle società di Cdp a bordo del Castorone
La nave posatubi è attualmente ormeggiata a a Genova per interventi a cura del cantiere San Giorgio del Porto

Saipem ha reso noto di aver ospitato a bordo del Castorone, la propria nave posatubi tra le più grandi al mondo e attualmente ormeggiata presso i cantieri San Giorgio del Porto a Genova, l’ultimo incontro dell’Isac (Information Sharing & Analysis Center) di Cassa Depositi e Prestiti, la rete dei responsabili cybersecurity delle società partecipate dal Gruppo Ccp.
Una nota spiega che l’obiettivo dell’Isac Cdp è rafforzare la cooperazione interistituzionale e promuovere la condivisione di best practice e soluzioni tecnologiche in ambito di sicurezza informatica e non solo, a beneficio delle singole organizzazioni e, più in generale, della resilienza dell’intero Sistema Paese.
L’incontro ha visto la partecipazione, oltre ai rappresentanti delle società aderenti all’Isac, di quelli del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Marina Militare e dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Hanno inoltre partecipato rappresentanti dell’Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale (Aipsa) e dell’Associazione Nazionale Chief Information Security Officer (AssoCiso).
I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali del capitano di vascello e comandante in seconda della Capitaneria di porto di Genova Andrea Santini; a seguire sono intervenuti Alessandro Puliti, amministratore delegato e direttore generale di Saipem, Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Francesca Scaglia, direttore rischi di Cdp e membro del Consiglio di amministrazione di Saipem, e Milena Rizzi, capo del servizio regolazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
Dopo una panoramica sulle attività offshore di Saipem, presentata da Rossano Cornolti, head of offshore operations, è intervenuto Corrado Miralli, Ciso & corporate security manager di Saipem, che ha illustrato l’approccio dell’azienda alla sicurezza fisica e cyber, con un focus sulle attività di cooperazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – Acn, Ministero Affari Esteri e Marina Militare Italiana.
Spazio quindi alla presentazione dell’Isac Cdp da parte di Nicola Vanin, Ciso di Cassa Depositi e Prestiti e rappresentante dell’Isac. A seguire, sono intervenuti Giuseppe Massimiliano Aletta, contrammiraglio, e Stefano Mingrone, capitano di fregata, del Comando in capo della Squadra Navale (Cincnav) della Marina Militare, che hanno illustrato le attività di sicurezza che effettua la Marina Militare italiana in contesti di cooperazione internazionale con altri paesi alleati, nei mari di tutto il mondo. Paolo Serpico, consigliere di Legazione dell’Unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri, ha poi affrontato il tema della cooperazione internazionale in contesti geopolitici a rischio. Nella sessione conclusiva, i partecipanti hanno condiviso esperienze e riflessioni sulla collaborazione tra aziende e istituzioni per la protezione del Sistema Paese.
“A margine dell’incontro, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare il Castorone, nave ammiraglia della flotta Saipem e tra le più avanzate tecnologicamente, il cui nome è evocativo e si inspira alla capacità del castoro di costruire strutture in acqua. Il Castorone è un simbolo delle competenze ingegneristiche italiane che, grazie all’innovazione e al know-how tecnico, contribuiscono alla realizzazione di progetti strategici in tutto il mondo” è scritto nella comunicazione della stessa Saipem.
Costruito nel 2012, la lunghezza complessiva del mezzo è di circa 330 metri con una larghezza di circa 40 metri e una stazza lorda complessiva di oltre 100mila tonnellate. Ad oggi il Castorone ha installato complessivamente circa 3.500 km di condotte, a una profondità massima di 2.200 metri raggiunta per il progetto Sakarya fase 1 (Turchia). A bordo possono vivere e lavorare oltre 700 persone, impiegate per le operazioni e per le attività di supporto e manutenzione del mezzo.
Tra i progetti principali in cui è stato impiegato il Castorone si può citare Zohr, che rappresenta la più grande scoperta di gas mai effettuata in Egitto e nel Mar Mediterraneo. Il mezzo ha inoltre completato diversi progetti in Australia (Ichthys e Scarborough), nel Golfo del Messico e in Argentina, nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nel Mare del Nord.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI