Parere negativo della Corte dei Conti sull’operazione Port Community System di Trieste
Non assolto l’onere motivazionale della creazione di una newco con Circle per la gestione della piattaforma Sinfomar: l’Adsp valuterà se e come procedere

La Corte dei Conti ha reso in senso negativo il proprio dovuto parere sull’operazione imbastita dai mesi scorsi dall’Autorità di sistema portuale per affidare a una newco (Pcs) la gestione della piattaforma informatica Sinfomar e contestualmente scegliere un socio industriale (al 49%) per la costituenda realtà, scelta poi ricaduta su una cordata guidata da Circle.
In estrema sintesi alla base della bocciatura ci sono le presunte carenze motivazionali e le insufficienti informazioni di natura bilancistica con cui Adsp avrebbe puntellato la decisione di cambiare il modello di gestione del sistema informatico attraverso cui passa il traffico portuale, terrestre e ferroviario dello scalo, condiviso con Guardia di finanza e Agenzia delle Dogane.
“L’atto deliberativo in oggetto non motiva la reale esigenza di ricorrere allo strumento societario per lo svolgimento di tale attività, in luogo delle modalità sinora adottate” scrivono i giudici contabili: “L’unica motivazione offerta risiede nell’asserita carenza di personale interno (…) ma questo dato non può ritenersi sufficiente ad integrare il requisito della necessità. Inoltre, nella deliberazione si legge che, fino a tutto l’anno 2024, il servizio in esame è stato svolto in parte ricorrendo al mercato, ma non è chiaro quale effettivo risparmio di spesa e/o quale reale efficientamento si dovrebbe ottenere attraverso la costituzione di una società mista”.
Puntuali le critiche sull’asserita insufficienza delle informazioni di carattere economico, a partire dalla “totale assenza di un approfondito business plan”. Per la Corte dei Conti “l’atto deliberativo descrive le attività da realizzarsi, ma non fornisce informazioni sulle specifiche linee del progetto e sul contesto di mercato, e non è suffragato dallo sviluppo di alcun tipo di analisi di fattibilità dell’iniziativa, sulla base di previsioni di ricavi e costi, attività e passività, disponibilità liquide generate dall’attività operativa, di investimento o di finanziamento”.
Rilievi finali, infine, sul fatto che l’atto sia stato assunto dal Commissario straordinario cui dovrebbe competere solo l’ordinaria amministrazione, senza peraltro “la previa deliberazione del Comitato di gestione, organo che deve essere anticipatamente sentito dal vertice nello svolgimento di vari suoi compiti e, in via generale, al fine dell’esame e della risoluzione di questioni di interesse del porto”. E su alcune carenze relativamente a dati identificativi della newco.
Detto che secondo la legge il parere della Corte non è vincolante e che Adsp, qualora “intenda procedere egualmente è tenuta a motivare analiticamente le ragioni per le quali intenda discostarsi dal parere e a darvi pubblicità”, il commissario dell’ente triestino Vittorio Torbianelli a SHIPPING ITALY dichiara: “Valuteremo innanzitutto l’opzione di integrare la documentazione motivazionale. All’inizio della settimana definiremo con precisione le decisioni”.
Questo il commento di Luca Abatello, amministratoredelegatodiCircle: “Abbiamo ricevuto informazione in merito ma siamo sereni sul percorso in essere in quanto riteniamo che il percorso e la strategia portati avanti da AdSP MAO siano corretti e coerenti. Per quanto a noi noto si tratta di aspetti “amministrativi” che potranno essere oggetto di chiarimenti e di risposte puntuali celeri e risolutive. In ogni caso essendo la gara a “doppio oggetto” non abbiamo alcun timore sul proseguimento del percorso in essere riponendo massima fiducia nei vertici di Adsp MAO”.
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