Ripresa siderurgica a Taranto ma Yilport è nel mirino
L’Adsp sottolinea la ripresa dei traffici nel primo trimestre e preannuncia una verifica della concessione di Scct in ragione dei volumi in calo e delle potenzialità eoliche

“La lettura dei dati del primo trimestre del 2025 evidenzia un significativo incremento dei traffici nel Porto di Taranto: rispetto ai numeri registrati nel 2024, da gennaio a marzo, sono state movimentate complessivamente 1 milione di tonnellate in più (+37,6%)”.
Lo ha fatto sapere l’Autorità di sistema portuale del porto ionico sottolineando come “l’aumento dei dati del primo trimestre abbia beneficiato dell’incremento di rinfuse solide (+71%) – risultanti da movimentazioni legate all’attività del polo siderurgico che, da inizio anno, ha registrato un +57,7% rispetto al 2024”.
Il numero di navi arrivate e partite è complessivamente in leggera crescita (+6,3%), mentre il numero di container movimentati si riduce progressivamente rispetto allo stesso periodo del 2024, con la componente di transhipment ormai inesistente da diversi mesi. “A tal proposito, nei prossimi giorni, sarà avviata, di concerto con il Mit, la verifica quinquennale della concessione della San Cataldo Container Terminal per le opportune determinazioni resesi necessarie non solo per l’andamento dei traffici ma anche in considerazione dell’attuale scenario nazionale ed internazionale e delle nuove opportunità di sviluppo del Porto di Taranto ed in particolare del Molo Polisettoriale”.
Presumibile riferimento all’individuazione per ora ufficiosa del terminal quale piattaforma per l’eolico offshore, “in attesa della pubblicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’implementazione delle attività di produzione, stoccaggio, assemblaggio e varo di componentistica per la produzione di energia eolica off-shore galleggiante e fixed rappresenterebbe un fattore chiave per la creazione di nuove attività produttive e logistiche nel Porto di Taranto, generando benefici strategici per l’Italia e per il territorio sotto il profilo socio-economico ed occupazionale”.
Da segnalare, inoltre, che l’inizio del 2025, sulla scia della fine del 2024, ha fatto registrare una minima percentuale di traffico Ro-Ro derivante dalla movimentazione di autoveicoli nuovi.
Secondo l’Adsp “l’aumento dei traffici sembra, quindi, trovare un riscontro tangibile nella ripresa dell’operatività dell’acciaieria, confermando la rilevante incidenza dell’attività del polo siderurgico sulle movimentazioni portuali ed il determinante condizionamento negativo degli ultimi anni. Sebbene sia in corso la procedura per la cessione dello stabilimento Acciaierie d’Italia, i numeri registrati nel primo trimestre sembrano confermare le previsioni di crescita annunciate dalla Società concessionaria per il 2025. Al momento gli incrementi riguardano in maggior misura la movimentazione delle materie prime (rinfuse solide)”.
Per l’ente “l’andamento dei traffici potrà ulteriormente aumentare, a partire dal prossimo autunno, grazie alla effettiva partenza del progetto Tempa Rossa, che prevede un incremento della esportazione di rinfuse liquide di circa 2 milioni all’anno”.
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