Break bulk in calo quasi del 30% in Italia: Ravenna al top, crollano Taranto e Trieste
Nel 2020 i traffici di merci varie (break bulk) transitati nei porti italiani sono stati pari a 16.384.685 tonnellate, un dato in decremento del -29,9% rispetto ai dodici mesi precedenti secondo le statistiche pubblicate da Assoporti. Come ogni anno a dominare la classifica dei porti italiani per questo segmento di business è Ravenna che ha […]
Nel 2020 i traffici di merci varie (break bulk) transitati nei porti italiani sono stati pari a 16.384.685 tonnellate, un dato in decremento del -29,9% rispetto ai dodici mesi precedenti secondo le statistiche pubblicate da Assoporti.
Come ogni anno a dominare la classifica dei porti italiani per questo segmento di business è Ravenna che ha imbarcato e sbarcato 5.140.585 tonnellate (-20%), seguita dallo scalo pugliese di Taranto che ha movimentato 3.151.815 tonnellate (-31%).
Più a distanza insegue Venezia con 2.182.722 tonnellate (-3,6%), a cui si aggiungono altre 553.500 tonnellate relative a Chioggia, mentre Livorno ha totalizzato 1.722.512 tonnellate (+1%), Trieste 741.510 (-38%), Monfalcone 756.750 (-13,9%) e Salerno 739.487 (-21,8%). Sprofonda Genova che nel 2020 ha imbarcato e sbarcato appena 389.511 tonnellate di merci varie, un dato in calo del 25%, mentre Savona ha raggiunto quota 779.287 tonnellate (-14,8%). Marina di Carrara è arrivata invece a 443.236 tonnellate (-11,9%),
Sembrerebbero invece azzerate (stando ai dati di Assoporti) a Cagliari le movimentazioni di break bulk che invece nell’anno passato avevano fatto registrare volumi pari a 2.686.610 tonnellate.
Leggi le statistiche dei porti italiani sul sito di Assoporti
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