Nel 2020 quasi 70 milioni di utile per Grimaldi nel Baltico
Il Gruppo Grimaldi è stato più forte del Covid-19 nel mercato del Mar Baltico. La controllata Finnlines ha infatti appena reso noto che nel 2020 i ricavi sono stati pari a 484 milioni (in calo del -16% dai 574,8 di un anno prima), di cui 21,4 milioni riconducibile a un minore numero di passeggeri trasportati […]
Il Gruppo Grimaldi è stato più forte del Covid-19 nel mercato del Mar Baltico. La controllata Finnlines ha infatti appena reso noto che nel 2020 i ricavi sono stati pari a 484 milioni (in calo del -16% dai 574,8 di un anno prima), di cui 21,4 milioni riconducibile a un minore numero di passeggeri trasportati e circa 70 milioni in meno nel business merci. L’Ebitda è stato positivo per 140,8 milioni, anch’esso in flessione rispetto 169,8 di dodici mesi prima mentre il risultato netto di Finnlines nel 2020 è stato positivo per 69,7 milioni, in calo rispetto all’utile di 98,3 milioni del 2019.
In una nota la compagnia ha fatto sapere che questi risultati sono stati possibili grazie a una pronta reazione da parte dell’azienda che all’indomani dello scoppio della pandemia ha prontamente avviato un importante piano di contenimento dei costi.
Finnlines ha anche ricordato che tra i mesi di novembre 2021 e quello di aprile 2022 verranno consegnate le tre nuove navi ro-ro Finneco I, II e III attualmente in costruzione presso il cantiere cinese Jinling a fronte di un investimento pari a circa mezzo milione di euro. Il portafoglio ordini della compagnia si compone poi di altri due traghetti ro-pax della nuova classe Superstar (5.100 metri lineari di garage e 1.100 passeggeri) in arrivo nel 2023.
La compagnia, comunicando i dati finanziari dell’anno appena trascorso, non ha perso occasione per ricordare che Finnlines non ha ricevuto nemmeno una parte dei 70 milioni di euro di aiuti pubblici destinati al sostegno delle compagnie di navigazione in difficoltà dalla Finnlandia. Parlando di sostegni “iniqui, distortivi della concorrenza e contro le regole europee” la controllata di Grimaldi ha chiesto al governo di supportare il settore con aiuti pubblici “più equi, orizzontali, proporzionali e green”.
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