San Giorgio del Porto in pole position per demolire la Theodoros: bando prorogato
È, prevedibilmente, San Giorgio del Porto l’unico soggetto a essersi mostrato potenzialmente interessato alla demolizione della Theodoros, la piccola nave cisterna ormai trasformatasi in un relitto che dal 2007 è ormeggiata nel porto di Genova. Per il suo smaltimento la AdSP del Mar Ligure Occidentale aveva indetto una gara pubblica (con il criterio dell’offerta economicamente […]
È, prevedibilmente, San Giorgio del Porto l’unico soggetto a essersi mostrato potenzialmente interessato alla demolizione della Theodoros, la piccola nave cisterna ormai trasformatasi in un relitto che dal 2007 è ormeggiata nel porto di Genova.
Per il suo smaltimento la AdSP del Mar Ligure Occidentale aveva indetto una gara pubblica (con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa) mettendo a disposizione fino a 978.877,95 euro. Il termine per la presentazione delle offerte era stato fissato per lo scorso 25 febbraio, ma – si apprende ora – è stato poi posticipato al prossimo 16 marzo a seguito di una richiesta di proroga per “necessari approfondimenti di carattere tecnico amministrativo”, presentata evidentemente da un potenziale interessato.
Secondo quanto risulta a SHIPPING ITALY il soggetto in questione sarebbe il cantiere San Giorgio del Porto, che già a fine 2019 si era occupato di alcune riparazioni sulla nave quando questa – che, come detto, all’epoca era già da anni ferma nello scalo ligure – aveva riportato uno squarcio dopo aver rotto gli ormeggi durante una tempesta.
Al di là di questi trascorsi e delle indiscrezioni, a far ipotizzare che solo il cantiere genovese possa essere l’unico candidato papabile per lo svolgimento di questa attività sono però gli stessi chiarimenti rispetto alle specifiche del bando forniti dalla AdSP ai potenziali interessati.
In risposta a quesiti puntuali, l’ente ha evidenziato infatti come “l’iscrizione nella list of European Ship recycling facilities di cui al Reg. EU 1257/2013” (ovvero la lista di cantieri navali di demolizioni stilata e approvata dalla Commissione Europea) sia condizione necessaria per partecipare alla gara, pena l’esclusione. Come noto, l’unica struttura italiana a possedere questo requisito è appunto SGdP, controllata di Genova Industrie Navali. E anche se in risposta a un diverso quesito l’AdSP chiarisce che in caso di “concorrente plurisoggettivo” è sufficiente che il requisito sia posseduto dalla società mandataria, sembrerebbe inverosimile – dati gli eventuali costi aggiuntivi da sostenere e criticità ad esempio per il rimorchio – un interesse da parte di stabilimenti turchi presenti nella lista Ue (i più vicini geograficamente).
Battente bandiera di Panama e realizzata nel 1967, la Theodoros, nata per il trasporto di alimenti e con stazza lorda di 634 tonnellate, venne posta sotto sequestro nel 2007 dal Tribunale civile di Genova, successivamente dichiarata non più in grado di navigare dalla Capitaneria di porto e poi abbandonata dall’armatore. Dopo essere rimasta ormeggiata presso la diga foranea per anni, nel dicembre del 2019 aveva rotto gli ormeggi e riportato uno squarcio che era stato appunto ‘curato’ da San Giorgio del Porto. L’attività di riparazione l’aveva portata prima a Calata Grazie, poi a Calata Boccardo, per arrivare infine a Calata Gadda, dove si trova tuttora ormeggiata.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY