Il Mims vuole aggiornare ancora l’elenco navi per i migranti
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha pubblicato un nuovo avviso per procedere ad aggiornare l’elenco di navi (battenti bandiera italiana o comunitaria) con cui effettuare i servizi di assistenza e sorveglianza sanitaria dei migranti, che siano “soccorsi in mare”, “approdati autonomamente” sulle coste nazionali o anche che abbiano attraversato le frontiere via […]
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha pubblicato un nuovo avviso per procedere ad aggiornare l’elenco di navi (battenti bandiera italiana o comunitaria) con cui effettuare i servizi di assistenza e sorveglianza sanitaria dei migranti, che siano “soccorsi in mare”, “approdati autonomamente” sulle coste nazionali o anche che abbiano attraversato le frontiere via terra, “nel caso in cui ove non sia possibile individuare altre aree o strutture da adibire ad alloggi”.
L’ultimo invito agli armatori a ‘offrire’ la disponibilità delle proprie navi era arrivato dall’allora Mit a metà gennaio, in vista della proroga dello stato di emergenza sanitaria che era poi stata disposta fino al 30 aprile ed evidentemente anche questa nuova ‘ricerca’ è in linea con l’atteso nuovo prolungamento delle disposizioni, che secondo molti varrà fino al prossimo 30 settembre.
In linea con quelle dell’ultimo avviso i requisiti indicati dal Ministero per queste navi, che dovranno essere “armate ed equipaggiate”. Tra le altre caratteristiche, vengono citate la capacità di raggiungere “entro le 24 ore successive alla sottoscrizione del contratto di noleggio, le coste della Sicilia, della Calabria, della Sardegna o del Friuli Venezia Giulia o di altro luogo sul territorio nazionale ove si verifichi il contesto emergenziale”, così come la presenza di una capacità di carico di almeno 300 metri lineari. Le navi dovranno inoltre poter ospitare “da 250 a 400 migranti” e avere la possibilità tecnica di “confinamento in area controllata di almeno dieci migranti con sintomi di contagio Covid-19”, in cabine singole dotate di servizi igienici. Una quota di cabine singole (pari al 15% dei migranti ospitabili) dovrà inoltre essere destinata al personale che svolge assistenza sanitaria.
Per questo servizio, il costo massimo stimato dal Ministero “da porre a base d’asta in relazione a ciascun contesto emergenziale e che troverà copertura sulle risorse all’uopo stanziate dal Dipartimento della protezione civile”, è composto da un importo corrisposto “a corpo e uno a misura”. In particolare si prevedono corrispettivi (invariati rispetto al precedente avviso) di 30 mila euro al giorno per navi con massimo di 285 cabine, di 33mila per quelle con un numero di cabine tra 286 e 360 e di 36mila per unità dotate di un numero di cabine tra le 361 e le 460, mentre l’importo erogato per ogni ospite sarà fisso e pari a 35 euro al giorno.
Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 12 aprile; l’elenco di unità resterà anche in questo caso in vigore fino al termine dell’emergenza sanitaria.
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