Confetra e Fedespedi promuovono le misure contenute nel Pnrr per porti e trasporti
È positivo il giudizio di Confetra sul testo finale del Pnrr che l’Italia ha trasmesso a Bruxelles. La confederazione in particolare ha apprezzato gli impegni presi dal governo rispetto al “rendere finalmente operativo il SuDoCo”, “adottare la Lettera di vettura elettronica”, “favorire il convenzionamento esterno dei laboratori di verifica sulla merce” e “recepire le istanze […]
È positivo il giudizio di Confetra sul testo finale del Pnrr che l’Italia ha trasmesso a Bruxelles. La confederazione in particolare ha apprezzato gli impegni presi dal governo rispetto al “rendere finalmente operativo il SuDoCo”, “adottare la Lettera di vettura elettronica”, “favorire il convenzionamento esterno dei laboratori di verifica sulla merce” e “recepire le istanze di modernizzazione […] della attuale normativa che regola le spedizioni internazionali”.
In ambito marittimo-portuale, viene inoltre promossa da Confetra la scelta di abbandonare “progetti superati volti a realizzare un modello unico di Pcs da imporre a porti e operatori” e al contrario “andare verso l’interoperabilità dei sistemi esistenti”, opzione ritenuta “ben più percorribile”. Il piano in particolare prevede che il Pcs, ovvero i Port Community System, strumenti di digitalizzazione dei movimenti di passeggeri e merci delle singole Autorità di Sistema Portuale, siano resi compatibili tra di loro e con la Piattaforma Logistica Nazionale.
Oltre all’aspetto prioritario delle riforme, il presidente della Confederazione Guido Nicolini ha poi espresso apprezzamento anche per quanto indicato in relazione agli investimenti previsti, oltre 250 milioni di incentivi agli investimenti tecnologici e digitali per le imprese logistiche: “Finalmente il nostro settore viene riconosciuto come una industry e non come una commodity”.
Il vertice di Confetra ha sottolineato in particolare come, al fianco di misure verticali quali ferrobonus e marebonus, il Recovery Plan preveda “strumenti di politica industriale per accompagnare la crescita dimensionale e competitiva delle nostre imprese a prescindere da modalità di trasporto e vettori utilizzati”.
“Anche su porti e trasporto ferroviario – aggiunto infine Nicolini – si va nella giusta direzione: cura dell’acqua e cura del ferro restano le migliori azioni si possano mettere in campo per un sistema logistico più sostenibile e green”.
Anche gli spedizionieri italiani si dicono soddisfatti dell’esito finale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo fa sapere la federazione nazionale Fedespedi sottolineando che il testo finale del documento “riconosce alla logistica valore e funzione strategici. Un riconoscimento importante del ruolo delle nostre imprese e un’attenzione verso le esigenze reali del settore che sono frutto dell’incessante dialogo con istituzioni e amministrazioni portato avanti da Confetra e Fedespedi”.
Silvia Moretto, presidente di Fedespedi e vicepresidente vicario di Confetra, ha commentato dicendo: “SuDoCo, eCMR, interoperabilità dei Port Community System, laboratori di analisi accreditati per i controlli sulle merci, ma soprattutto la riforma del Codice Civile rispetto alla normativa sul contratto di spedizione (approvata dal Cnel e presentata alle Camere nel 2020) al fine di semplificarla e adeguarla alle prassi moderne e ‘globalizzate’ del commercio internazionale. Sono tutte le attività di semplificazione e digitalizzazione promosse da Confetra per il Pnrr, tutte battaglie che Fedespedi porta avanti da anni e che finalmente sono state considerate per quello che sono: progetti fondamentali per lo sviluppo di una logistica Made in Italy al servizio dell’economia del Paese”. Moretto tiene a ringraziare “tutti i colleghi che a vario titolo si sono spesi in questi anni per centrare questo obiettivo. Un’ulteriore prova che il lavoro di squadra – in Fedespedi e in Confetra – porta sempre a risultati importanti”.
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