Maersk si mette a vento per le forniture di metanolo
Le declinazioni possibili sono molteplici nello spazio e nel tempo, ma è un fatto che l’integrazione dei diversi anelli della logistica o, più in generale, dei fattori di costo della produzione sia ormai un obiettivo condiviso fra i maggiori player del trasporto marittimo mondiale. Plastico e vicino esempio sono i tentativi di Maersk e Msc […]
Le declinazioni possibili sono molteplici nello spazio e nel tempo, ma è un fatto che l’integrazione dei diversi anelli della logistica o, più in generale, dei fattori di costo della produzione sia ormai un obiettivo condiviso fra i maggiori player del trasporto marittimo mondiale.
Plastico e vicino esempio sono i tentativi di Maersk e Msc di autoprodursi il servizio di rimorchio: la prima è in corsa a Savona con la controllata Svitzer, la seconda ha appena preso il controllo attraverso Medtug di Con.tug, attiva a Gioia Tauro, e con essa potrebbe partecipare alle gare in corso o imminenti a La Spezia, Genova e Civitavecchia.
Ora il colosso danese fa un passo ulteriore. A valle dell’ordine per 8 portacontainer alimentate anche a metanolo, Maersk nel giro di tre settimane, infatti, ha annunciato un accordo di approvvigionamento di e-metanolo in Europa (con la compagnia danese Europe Energy) e l’investimento nell’azionariato di WasteFuel, “una start-up con sede in California – spiega una nota – focalizzata sulla trasformazione dei rifiuti in carburante per aviazione sostenibile, bio-metanolo verde e gas naturale rinnovabile”.
Secondo il gruppo armatoriale “l’investimento di Maersk consentirà a WasteFuel di sviluppare bioraffinerie che utilizzano le tecnologie più efficaci disponibili per produrre combustibili sostenibili da rifiuti non recuperabili che altrimenti si degraderebbero e rilascerebbero metano e altre emissioni nocive nell’atmosfera. Maersk è fiduciosa che il biometanolo verde sia uno dei combustibili promettenti del futuro in quanto può essere ampliato e svolgere un ruolo importante nella decarbonizzazione delle catene di approvvigionamento entro i prossimi 10-15 anni”.
“Sappiamo – ha aggiunto Morten Bo Christiansen, ai vertici della divisione decarbonizzazione del gruppo danese – che l’approvvigionamento di una quantità adeguata di carburante verde per le nostre navi alimentate a metanolo sarà molto impegnativo, poiché richiede un significativo aumento della produzione a livello globale. La collaborazione e le partnership sono fondamentali per aumentare la produzione e la distribuzione di combustibili sostenibili e non vediamo l’ora di fare esattamente questo con WasteFuel; esplorare potenziali soluzioni ecologiche future non solo per le nostre navi, ma anche per le attività di trasporto aereo e autotrasporto di Maersk”.
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