La Francia in supporto della Collectivitè de Corse per pagare Corsica Ferries
L’impasse è stata risolta: lo Stato francese ha riconosciuto, seppur indirettamente, le responsabilità addossategli dalla Collectivité de Corse, e ha deciso di contribuire al pagamento di oltre metà dell’ammenda (quasi 90 milioni di euro) che l’ente territoriale deve pagare a Corsica Ferries in ragione dei pregiudizi concorrenziali subiti a causa della illiceità, riconosciuta da vari […]
L’impasse è stata risolta: lo Stato francese ha riconosciuto, seppur indirettamente, le responsabilità addossategli dalla Collectivité de Corse, e ha deciso di contribuire al pagamento di oltre metà dell’ammenda (quasi 90 milioni di euro) che l’ente territoriale deve pagare a Corsica Ferries in ragione dei pregiudizi concorrenziali subiti a causa della illiceità, riconosciuta da vari tribunali, del sistema statale di sovvenzione dei collegamenti marittimi fra i porti transalpini del continente e quelli isolani, di cui beneficiò fra 2007 e 2013 la compagnia di bandiera Sncm.
Circa un mese fa la Collectivité, annunciando l’intenzione di non ottemperare al pagamento, aveva chiamato lo Stato alle sue responsabilità: “Lo Stato è stato il principale fautore del cosiddetto servizio complementare fornito dalla Sncm. Ma si è astenuto dall’esercitare qualsivoglia controllo di legalità sull’accordo contestato 2007-2013 e non lo ha notificato alla Commissione europea pur avendone l’obbligo: la sua responsabilità politica e giuridica è dunque totale” aveva detto il presidente dell’organo esecutivo della regione Gilles Simeoni.
L’esecutivo francese non sembrava intenzionato a seguire il ragionamento dei corsi, offrendo tutt’al più supporto per l’eventuale rateazione di un esborso che vale circa un terzo del budget annuale dell’ente. Invece nell’iter della Legge di bilancio del 2022 è stato approvato venerdì un emendamento in base a cui lo Stato contribuirà con 50 milioni di euro alle esigenze della Collectivité.
L’iniezione finanziaria sarà però parte di un più ampio “Piano di trasformazione e di investimento per la Corsica’ da 500 milioni in cinque anni. Così lo Stato, che sosterrà la Corsica per investimenti altrimenti destinati ad essere rimandati a causa del pagamento della multa, non sarà direttamente coinvolto nella querelle con Corsica Ferries e non si assumerà alcuna formale responsabilità in tal senso.
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