Via all’appalto per il ‘raddoppio’ del terminal Bettolo di Genova
Con due anni di ritardo rispetto a quanto previsto a inizio 2019, nell’ambito del programma straordinario delle opere portuali che l’Autorità di Sistema Portuale di Genova ha potuto imbastire fruendo delle medesime deroghe di cui ha beneficiato il commissario per la ricostruzione del Morandi, Marco Bucci, è arrivato ai nastri di partenza l’appalto per il […]
Con due anni di ritardo rispetto a quanto previsto a inizio 2019, nell’ambito del programma straordinario delle opere portuali che l’Autorità di Sistema Portuale di Genova ha potuto imbastire fruendo delle medesime deroghe di cui ha beneficiato il commissario per la ricostruzione del Morandi, Marco Bucci, è arrivato ai nastri di partenza l’appalto per il completamento del terminal container Bettolo di Genova.
L’Adsp del capoluogo ligure, infatti, ha appena pubblicato l’avviso esplorativo finalizzato a ricevere manifestazioni di interesse per l’appalto integrato che avrà ad oggetto “l’elaborazione della progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere relative all’intervento di adeguamento infrastrutturale della nuova calata Bettolo per intervenuto accordo sostitutivo”.
L’accordo sostitutivo (della concessione) cui presumibilmente ci si riferisce dovrebbe essere quello sottoscritto con Bettolo Srl, società facente capo a Msc rimasta nel 2018 unica concessionaria dell’area dopo la rottura dei rapporti con il socio Sech, concessionario (nel frattempo passato sotto il controllo del gruppo Psa) dell’adiacente terminal omonimo, con cui Bettolo nelle originarie intenzioni dell’ente (che al progetto dedicò circa 250 milioni di euro) avrebbe dovuto formare un unico terminal.
L’accordo in questione non è mai stato reso noto nei dettagli, ma è un fatto che il terminal sia entrato in attività, dopo una quindicina d’anni di lavori, solo nell’autunno 2020 e a mezzo servizio (cioè solo sulla parte di ponente e con operatività limitata), come spiega anche la relazione generale allegata all’avviso: “Nel corso del 2019 è stato sviluppato da Technital per Bettolo Srl il progetto esecutivo, ed è stata bandita la gara per la realizzazione delle opere necessarie a rendere operativo il terminal in tempi rapidi, ancorché con una capacità ridotta di movimentazione di contenitori. L’area attrezzata risulta infatti pari a circa la metà dell’intera calata (circa 8-10 ha), decurtata anche di una zona concessa a deposito temporaneo, ad un operatore terzo (area denominata ‘Spinelli’)”.
Da gennaio 2022 la concessione dunque si amplierà (mentre per il canone non si sa cosa preveda l’accordo suddetto). Dopodiché il 5 gennaio si chiuderanno i termini per la manifestazione di interessi e si procederà con la procedura negoziata per progettazione esecutiva (la definitiva è stata completata nel 2021) e per i lavori (che originariamente il programma straordinario prevedeva partissero nel 2020), con base d’asta di circa 9,5 milioni di euro. Aggiudicato l’appalto, il cronoprogramma prevede 45 giorni per il progetto e 480 per i lavori, che dovrebbero consentire di sfruttare appieno i 700 metri di banchina e i 17,5 di profondità e i 17 ettari di piazzali.
Non a caso oggetto di calcolo e dimensionamento strutturale della progettazione esecutiva saranno anche “la pavimentazione di piazzale soggetta al carico di pile di 6 file di container di altezza”, “le vie di corsa delle gru a portale, automatizzate (ASC), adatte a movimentare pile di sei contenitori disposti su baie di ampiezza variabile da 9 a 10 slot” e “le strutture di carpenteria metallica per lo stoccaggio e la movimentazione dei reefers”.
Dal 1 gennaio al 31 ottobre di quest’anno il terminal, che a regime dovrebbe movimentare 800mila Teu annui, ne aveva movimentati 82mila.
A.M.
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