Porto di Napoli: costituito consorzio Uni.Tra.Co. per autotrasporto container
Con un parco veicolare di 400 mezzi pesanti, 500 addetti, 100.000 mq di aree destinate a operazioni logistiche e con un fatturato complessivo di circa 70 milioni di euro, una ventina di imprese operanti nel settore del trasporto e della logistica portuale hanno costituito Uni.Tra.Co. (Unione Trasportatori Containers) il più grande consorzio del Sud Italia […]
Con un parco veicolare di 400 mezzi pesanti, 500 addetti, 100.000 mq di aree destinate a operazioni logistiche e con un fatturato complessivo di circa 70 milioni di euro, una ventina di imprese operanti nel settore del trasporto e della logistica portuale hanno costituito Uni.Tra.Co. (Unione Trasportatori Containers) il più grande consorzio del Sud Italia del settore dell’autotrasporto di container.
“Questa iniziativa storica, soprattutto per la realtà campana, è stata raggiunta con la precisa volontà di generare sinergie volte a ottimizzare le attività e quindi per migliorare le condizioni delle medesime imprese, degli addetti ai lavori e di tutto il cluster portuale sia nelle loro potenzialità, sia nella loro operatività funzionale” ha dichiarato Attilio Musella, presidente del neonato consorzio.
Al battesimo dell’importante iniziativa ha partecipato anche il Presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, il quale ha tenuto a evidenziare che “questo importante processo di integrazione operativa ed economica, avviato in Campania, assume anche un’enorme rilevanza sul piano culturale e sociale. Il consorzio contribuirà sicuramente a una crescita e a un rafforzamento di un intero comparto che nella nostra regione e nella nostra città già rappresenta uno dei principali poli economici con importanti ricadute anche in termini occupazionali”.
Musella ha infine spiegato quali saranno i prossimi passi che Uni.Tra.Co. intende fare: “Nei prossimi giorni avremo diversi incontri con gli operatori istituzionali ed economici presenti nel porto di Napoli per confrontarci sugli interventi e le iniziative da adottare nel prossimo futuro per consentire allo scalo partenopeo di diventare sempre più moderno ed europeo, capace di intercettare con maggiore efficacia i flussi che transitano nel nostro Mar Mediterraneo” .
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