Anche i terminal portuali in lizza per i fondi Pnrr al cargo ferroviario
Al bando Mims da 55 milioni per transtainer, reach stacker e locotrattori appena chiuso hanno preso parte anche concessionari di banchine (dotati di binari)
A spartirsi parte cospicua dei 200 milioni di euro stanziati un anno fa dal Governo col Fondo complementare al Pnrr per il “rinnovo del materiale rotabile e infrastrutture per il trasporto ferroviario delle merci” ambiscono anche i terminal portuali.
Ieri, infatti, si è chiuso il bando del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che metteva in gioco 50 milioni di euro per il finanziamento dell’acquisizione di gru transtainer e di reach stacker e 5 milioni di euro per il finanziamento dell’acquisizione di locotrattori. I beneficiari possono essere “i proprietari degli interporti o dei terminali intermodali posizionati sulla Rete Ten-T con specifiche Core, Comprehensive o in attesa di valutazione di inclusione da parte della Commissione Europea alla data del presente avviso e con positiva accettazione da parte della stessa Commissione entro la data di scadenza del presente bando”.
La dicitura ha evidentemente dato la stura a diversi interrogativi sulla natura dei potenziali beneficiari, a cui la Direzione del Mims ha spiegato, quanto al termine “proprietari”, che “non solo i soggetti proprietari degli interporti e dei terminali intermodali, ma anche i gestori degli stessi, a seconda di chi effettua le spese di investimento”. E quanto alla definizione di terminal intermodali rifacendosi alle definizioni europee e ricomprendendovi quindi anche i concessionari portuali (purché naturalmente in porti della Rete Ten-T).
I contributi potranno coprire fino al 50% del costo di transtainer (al massimo 2 unità) e reach stacker (4 unità) e fino al 30% del costo dei locotrattori (max 2 unità). Oltre al requisito Ten-T, i terminal devono essere dotati di almeno 3 binari da 550 metri. I fondi sono ripartiti su 5 anni, a valere su acquisti compiuti nel quinquennio 2021-2025, e i beneficiari devono dimostrare l’attuabilità di una precisa tempistica per la messa in servizio dei mezzi.
A.M.
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