“Autostrade del mare e continuità territoriale fuori dal sistema Ets”: Assarmatori esulta
Secondo l’associazione le proposte emendative della Commissione Tran al Parlamento europeo recepiscono la tesi che sia meglio limitare l’inclusione del trasporto marittimo nel meccanismo di scambio di quote di emissioni
È stata salutato con favore da Assarmatori il voto favorevole espresso nei giorni scorsi dalla Commissione Trasporti e Turismo (Tran) del Parlamento Europeo sul pacchetto di emendamenti che i suoi membri suggeriscono al Parlamento di proporre, in merito alla direttiva elaborata dalla Commissione Europea per revisionare il sistema di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell’Unione.
Secondo l’associazione armatoriale italiana, infatti, la Commissione Tran “critica l’inserimento del trasporto marittimo nell’Ets, il sistema di scambio delle quote di emissioni previsto all’interno del ‘Fit for 55’. Si tratta di una svolta importantissima, che segue la Risoluzione adottata dalla Commissione Politiche Europee del Senato italiano. Gli emendamenti della Commissione Tran sono infatti volti a salvaguardare i servizi di collegamento relativi alla continuità territoriale e quelli delle Autostrade del Mare, che altrimenti sarebbero messi a repentaglio con danni evidenti in un Paese come l’Italia che ha la maggiore popolazione insulare e vanta la più vasta flotta di traghetti a livello europeo” sottolinea Stefano Messina, presidente di Assarmatori.
“Inoltre viene riconosciuto il principio di responsabilità condivisa tra proprietario e operatore della nave nell’ambito dell’eventuale inclusione dello shipping nel sistema Ets ed è stata avanzata la proposta di istituzione di un ‘Fondo per la transizione marittima’, utile per finanziare gli investimenti di ricerca e tecnologici necessari per raggiungere obiettivi ambiziosi, condivisibili e percorribili solo se attuati con le giuste tempistiche e legati a criteri realistici”.
Secondo quanto riferito dall’associazione armatoriale, “dalla Commissione Tran è arrivato un ulteriore riconoscimento ancorché indiretto delle tesi sostenute da tempo da Assarmatori: le scelte compiute dall’Europa sull’Ets minacciano di far spostare i traffici oceanici verso porti esterni all’Unione Europea come quelli del Nord Africa. Secondo Assarmatori l’inserimento del trasporto marittimo nell’Ets dovrebbe riguardare solo i viaggi intra-Ue. Tale ambito di applicazione renderebbe credibile e fattibile l’iniziativa, rafforzando il ruolo di leadership dell’Unione Europea: ciò all’interno di un dibattito che a livello globale dovrebbe svolgersi all’interno dell’Organizzazione Marittima Internazionale, scongiurando tensioni commerciali internazionali e preservando al contempo la competitività dei porti dell’Unione Europea”.
“Ora – conclude Messina – esprimiamo l’auspicio che il Governo italiano e il Parlamento europeo accolgano le richieste avanzate dalla Commissione del Senato e da quella Trasporti e Turismo dell’Ue: la sostenibilità ambientale deve essere infatti coniugata con quella economica e sociale per poter essere perseguita sino in fondo”.
Il Parlamento Europeo, nella plenaria di giovedì 5 maggio, ha inoltre approvato una Risoluzione sull’impatto del conflitto russo-ucraino sui settori del turismo e del trasporto. Il documento esprime “preoccupazione per l’impatto del trasporto marittimo internazionale, della logistica, delle catene di approvvigionamento e dei prezzi del carburante”, sottolinea che “una combinazione di prezzi più elevati per l’energia e per i trasporti inciderebbe su tutti i cittadini, in particolare sulle famiglie a basso reddito”, invitando la Commissione “a effettuare con urgenza una valutazione economica e sociale delle conseguenze della guerra su tutti i modi di trasporto nel mercato dell’UE e a offrire rapidamente sostegno”.
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