Dopo Maersk (e forse Visentini) anche Cma Cgm punta sul metanolo per le navi del futuro
Primo ordine per sei portacontainer da 15mila Teu: è il combustibile complementare al Gnl per la decarbonizzazione secondo il liner francese
Il colosso marittimo francese Cma Cgm ha dichiarato di aver effettuato ordini per dieci navi portacontainer a doppia alimentazione Gnl e sei navi alimentate a metanolo, portando il suo portafoglio ordini a 69 navi.
Il liner francese nel suo rapporto trimestrale ha reso noto di aver ordinato quattro navi portacontainer dual fuel a Gnl da 23.000 Teu e sei navi alimentate a Gnl da 7.900 Teu. L’azienda non ha rivelato ulteriori informazioni in merito a questi ordini. I cantieri cinesi Jiangnan Shipyard e Hudong-Zhonghua hanno già consegnato nove giganti alimentati a Gnl con una capacità di 23.000 unità a Cma Cgm. Nel giugno dello scorso anno, Cma Cgm ha accolto la nona e l’ultima nave di questa serie, la Sorbona, nella sua flotta. Questi giganti alimentati a Gnl sono dotati dei motori a doppia alimentazione WinGD e di serbatoi da 18.600 cbm di GTT.
Secondo LNG Prime Jiangnan e Hudong-Zhonghua per questi nuovi ordini per navi da 23.000 Teu se la vedrebbero con cantieri sudcoreani mentre proprio i sudcoreani di Hyundai Heavy Industries si sarebbero invece già aggiudicati l’ordine per le sei navi alimentate a Gnl da 7.900 Teu, dotate, parrebbe, di motori MAN ME-GI e del sistema di contenimento Mark III Flex di GTT e valutate circa 120 milioni di dollari ciascuna.
Secondo alcuni report di broker anche a marzo Cma Cgm aveva effettuato un ordine presso la Samsung Heavy della Corea del Sud per quattro portacontainer alimentate a Gnl da 7.000 Teu. Il liner francese è uno dei maggiori sostenitori mondiali del Gnl come carburante e in passato ha affermato che la sua flotta sarebbe cresciuta fino ad almeno 44 navi entro la fine del 2024.
Tuttavia Cma Cgm ha anche reso noto che sei nuove navi alimentate a metanolo a doppia alimentazione da 15.000 teu si uniranno alla sua flotta entro la fine del 2025. Questo è il primo ordine in assoluto della società per tali navi, a testimoniare un interesse crescente per questo combustibile, già scelto da alcuni armatori di diversi settori e dimensioni come Maersk e Visentini. Anche in questo caso ci sarebbero in lizza uno o più cantieri sudcoreani per la costruzione.
Questo primo ordine per navi alimentate a metanolo è in linea con la strategia di Cma Cgm di espandere il proprio mix energetico con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2050: “Cma Cgm sta accelerando la sua traiettoria di decarbonizzazione investendo massicciamente in gas e combustibili a metanolo. I due settori saranno complementari per la decarbonizzazione dell’industria marittima negli anni a venire” riporta il report trimestrale. L’azienda ha aggiunto che la sua flotta “e-methane ready” conta attualmente 29 navi in servizio e avrebbe un totale di 77 navi entro il 2026.
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