Trieste prepara le aree logistiche al servizio del futuro terminal di Noghere
Al via il bando per le attività di bonifica, urbanizzazione e infrastrutturazione del complesso, situato nel comune di Muggia
La trasformazione della zona Noghere di Trieste, dove sorgerà il nuovo terminal multipurpose promosso dal governo ungherese con Teseco e Seastock, fa un nuovo passo in avanti.
A metà agosto l’AdSP del Mare Adriatico Orientale ha infatti pubblicato il bando per il servizio di progettazione di fattibilità tecnica ed economica delle attività preparatorie all’insediamento di attività logistiche e industriali nell’area, che andranno appunto poi a integrarsi poi con quelle del futuro terminal. In altre parole si tratta dello studio – dal valore stimato di circa 477mila euro, importo posto a base di gara – per la realizzazione delle attività di bonifica nonché di urbanizzazione e infrastrutturazione dell’area, oggi in parte inquinata.
Più nel dettaglio, chiarisce l’ente, il ‘pacchetto’ comprenderà la pulizia dell’area, alcune demolizioni, la realizzazione di una impermeabilizzazione superficiale, la posa del terreno delle future aree verdi, della pavimentazione stradale, la costruzione di muri di contenimento e così via.
Lo scorso maggio l’ente aveva invece indetto la gara per il servizio di progettazione di fattibilità tecnico-economica dello stesso terminal, per il quale è previsto l’incremento delle banchine disponibili e la ristrutturazione di quelle esistenti presso il canale industriale di Zaule.
Secondo quanto chiarito nei mesi scorsi dalla AdSP, il compendio Noghere, sede in passato dell’impianto di raffinazione petrolifera Aquila, è caratterizzata da una banchina con un pescaggio di 13 metri e sarà destinato in prevalenza al commercio estero ungherese.
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