Gara deserta per i collegamenti marittimi veloci nello Stretto di Messina
Dopo la prima esclusione di Liberty Lines, andata deserta la seconda gara bandita a Luglio
L’ultima gara bandita a metà Luglio da Invitalia e Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per il traghettamento veloce nello Stretto di Messina è andata deserta.
Lo ha annunciato in una nota il sindacato Uiltrasporti.
“Ci risulta che a distanza di soli pochi mesi anche il secondo bando emesso dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per il servizio di traghettamento marittimo veloce sullo stretto nella tratta Messina Reggio Calabria, sia risultato deserto. La Uiltrasporti da tempo suona il campanello d’allarme sulla condizione in cui versa la continuità territoriale sullo stretto di Messina” ha dichiarato Michele Barresi, segretario generale Uiltrasporti Messina. “In termini di qualità ed efficienza del servizio veloce marittimo passeggeri, da anni gestito dal vettore pubblico (Rfi, ndr) tramite la società Blu Jet. È inconcepibile come per ben due volte una gara del Ministero per un servizio di continuità territoriale che collega i due porti più importanti d’Europa per traffico passeggeri, Messina e Reggio Calabria, possa risolversi in un nulla di fatto. Di certo – ha aggiunto Barresi – le attuali condizioni di traghettamento veloce passeggeri non sono idonee alle esigenze delle migliaia di pendolari dello stretto e questo sia in termini di qualità ed efficienza dei mezzi sia per orari e numeri di corse offerti”.
L’incertezza sul futuro del servizio, con un bando che probabilmente avrà ulteriori modifiche e probabili code con ricorsi legali della società esclusa in prima battuta (Liberty Lines), continua a generare tra i lavoratori marittimi tensioni sul futuro occupazionale secondo la Uiltrasporti. Che infine ha affermato: “La notizia arriva mentre la politica nazionale e regionale e’ in piena campagna elettorale, e pertanto dovrebbe dare certezze e progetti a milioni di cittadini per una continuità territoriale e per l’area metropolitana dello stretto che oggi restano solo realtà virtuali”.
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