A Genova Stazioni Marittime chiede una proroga su Bettolo
Nel formalizzare l’istanza ad uso di Gnv, il terminalista rivendica anche l’ex carbonile conteso a Spinelli, ma ora destinato dall’Adsp ad ospitare l’area di cantiere di Webuild per la diga
Come prevedibile Stazioni Marittime, il terminal passeggeri del porto di Genova, ha presentato all’Autorità di Sistema Portuale del capoluogo ligure un’istanza di proroga fino alla metà di gennaio della licenza relativa a Terminal Bettolo.
Si tratta dell’autorizzazione concessa dall’Adsp alcuni mesi fa a Stazioni Marittime a utilizzare una porzione (circa 15mila mq) del suddetto terminal container – in concessione al gruppo Msc, controllante anche di Smge – come piazzale per i trailer imbarcati e sbarcati dalle navi ro-pax e ro-ro di Grandi Navi Veloci, compagnia marittima anch’essa appartenente al colosso ginevrino (tutti e tre i soggetti sono non a caso firmatari dell’istanza), a sua volta autorizzata alla movimentazione in senso stretto. È infatti – si legge nell’istanza – il “traffico ro/ro/pax in costante e forte aumento”.
La domanda non manca di ricordare come Stazioni Marittime recentemente abbia anche presentato domanda concorrente a quella del gruppo Spinelli per la parte di levante dell’ex Idroscalo, evidenziando la “necessità di fare fronte a una carenza strutturale di aree da dedicare al traffico ro/ro/pax, necessità che peraltro è destinata ad acuirsi tenuto conto del forte trend di crescita dei traffici crocieristici e di quelli ro/ro/pax di merci e passeggeri con auto al seguito. Infatti le aree attualmente in concessione a Smge non sono più sufficienti ad accogliere tutto il traffico crocieristico, anch’esso in forte aumento, e tutto il traffico ro/ro/pax”.
Un passaggio che rimarca la perentorietà della richiesta, sottolineando come presto il Terminal Bettolo diverrà inservibile per i previsti lavori di adeguamento dei piazzali e “auspicando” quindi che l’istruttoria sull’ex carbonile si concluda prima di metà gennaio. Da Msc nessun dubbio che le proprie ragioni siano preferibili a quelle di Spinelli, mentre non si menziona il fatto che su quelle aree (e su quelle adiacenti) penda pure un’istanza di Superba, decisa, anche giudiziariamente, a tenerla viva qualora non si concluda positivamente l’iter per il trasferimento su Ponte Somalia dei propri depositi di prodotti chimici.
Non menzionato da Smge (ma in questo caso perché quando scriveva l’istanza, 14 ottobre, la cosa non era nota), ma destinato a complicare il risiko appena descritto, si è aggiunto il fatto che la cordata aggiudicataria dei lavori per la nuova diga di Genova, capitanata da Webuild, ha prevalso su quella rivale anche perché ha garantito all’Adsp la disponibilità di aree di cantiere diverse da quelle del progetto preliminare, fra cui appunto anche la banchina di levante dell’ex Idroscalo.
Come l’ente abbia potuto aggiudicare un appalto da un miliardo su tali basi – non solo non risultano assentimenti della banchina in questione a Webuild, ma neppure sue istanze al riguardo – è un’altra storia. Che però ora, oltre che Eteria e soci, interesserà anche Stazioni Marittime, Spinelli e Superba.
Tornando, infine, a Bettolo, da rimarcare come, sebbene il traffico destinato a quella banchina sia esclusivamente (e non potrebbe essere diversamente) mercantile, tutta l’istanza parli sempre di ro-pax. Segno forse di qualche incertezza dell’istante sulla compatibilità con la propria concessione dedicata ai passeggeri di una sua richiesta di ulteriori spazi per traffico ro-ro puro, come in effetti è quello di Gnv: i terzi che volessero esplicitare tale dubbio hanno tempo di farlo fino al 14 novembre.
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