A Livorno aumentano (dell’8,5%) le tariffe dell’Agenzia per il Lavoro in Porto
L’Adsp toscana ha illustrato i prossimi investimenti per circa 250 milioni di euro inseriti nel Bilancio di Previsione 2023
Si è riunito il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale Livorno e Piombino per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2023 nel quale sono stati previsti investimenti infrastrutturali per circa 250 milioni di euro.
Nel corso della seduta – informa l’ente – è stato anche approvato dal comitato l’aggiornamento del quadro tariffario dell’Alp, l’Agenzia che fra i suoi soci ha 12 fra i maggiori operatori del porto di Livorno e che è autorizzata alla fornitura di lavoro temporaneo per l’esecuzione delle operazioni e dei servizi portuali. In particolare, è stato prospettato un aumento lineare dell’8,5% sulla tariffazione ordinaria e sulla relativa tariffa scontata (collegata allo sviluppo mensile di un certo numero di turni).L’aggiornamento tariffario – spiega l’ente – si è reso necessario per via delle mutate condizioni di mercato e dell’effetto che queste hanno avuto sull’equilibrio economico-finanziario dell’art. 17 del porto di Livorno. L’obiettivo è quello di consentire all’art.17 del porto di Livorno di alleggerire il peso dell’inflazione e coprire adeguatamente i costi di lavoro ed organizzativi.
Per quanto riguarda il bilancio di previsione 2023, illustrato dal dirigente tecnico dell’Adsp, Simone Gagliani, risultano presenti un avanzo di cassa di 112 milioni e un avanzo di amministrazione che entro fine 2023 diminuirà di 73,6 milioni, passando da 132 a 58 milioni di euro.
Le spese in conto capitale destinate a opere infrastrutturali si prevedono complessivamente in circa 250 milioni di euro di cui oltre 77 milioni di euro provengono dal fondo complementare del Pnrr e riguarderanno l’elettrificazione delle banchine nei porti del Sistema.
Altri 18 milioni del fondo Green Ports del Pnrr andranno alle opere di mitigazione ambientale, 55 milioni alla realizzazione del secondo lotto della SS398 tra Gagno e Piombino e altri 42 milioni di euro al completamento del primo lotto della Banchina Ovest della Darsena Nord di Piombino.
Sempre a Piombino: il dragaggio delle aree a mare della Chiusa impegnerà 3.9 milioni di euro provenienti dalle entrate tributarie e risorse proprie; ulteriori lavori per 5 mln di euro sono previsti per la riqualificazione e rigenerazione del complesso immobiliare magazzini delle Saline nel porto (ex Cromofilm), infine la realizzazione della Torre Piloti per 5,5 mln.
Alle opere di dragaggio per la Darsena Petroli a Livorno sono destinati 3,7 milioni mentre, con un mutuo accesso con la Bei, verrà finanziato per 18 milioni di euro il secondo lotto dell’opera di riprofilamento della banchina del canale di accesso nella zona Torre del Marzocco.
Nel Programma Triennale delle opere pubbliche 2023-2025 allegato al Bilancio di Previsione sono previsti 415 milioni complessivi per investimenti di cui 243 milioni nel 2023, 127 nel 2024 e 45 nel 2025. Dal lato incassi l’ente prevede nel corso del 2023 entrate per tasse portuali provenienti dai suoi due porti principali di 12.15 mln, per tasse di ancoraggio 7.45 mln e proventi per autorizzazioni allo svolgimento delle operazioni portuali per 350 mila euro.
Sul numero massimo di quest’ultime nella riunione il comitato ne ha disposto ai sensi di legge per il 2023 il numero massimo prevedendo per Livorno massimo 18 autorizzazioni rilasciabili e 12 autorizzazioni concedibili rispettivamente per lo svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali. A Piombino e nei porti elbani di Portoferraio, Rio Marina e Cavo, è stato confermato rispettivamente a 10 e 3 il numero massimo delle autorizzazioni per le operazioni portuali. Per i servizi il numero massimo rimane 6 per Piombino e 3 per l’Elba.
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