A breve il nuovo fornitore di manodopera temporanea a Napoli
Stanno per scadere i termini della gara organizzata dall’Adsp per l’articolo 17 dello scalo. Confermate le linee guida estive, a partire dalla clausola sociale
Comunque vada, non sarà una rivoluzione.
Come era previsto fin dalle linee guida approvate dall’Autorità di Sistema Portuale di Napoli la scorsa estate, fra le previsioni del disciplinare di gara del bando emanato poche settimane fa dall’ente per la ricerca dell’impresa da autorizzare alla fornitura di lavoro portuale temporaneo nel porto del capoluogo campano c’è anche un’esplicita “clausola sociale”: “L’operatore economico che risulterà aggiudicatario della presente procedura è tenuto ad assorbire nel proprio organico tutti il personale, soci e dipendenti, quantitativamente e qualitativamente, già operante alle dipendenze dell’impresa autorizzata per la fornitura di lavoro portuale temporaneo uscente (la Culp – Compagnia Unica Lavoratori Portuali di Napoli) e assicurare la continuità del rapporto di lavoro sotto il profilo normativo e retributivo secondo il Ccnl porti”.
Il documento riporta anche l’elenco dei 62 lavoratori oggi in forza alla Culp, precisa “che l’organico medio annuo per lo svolgimento del servizio di fornitura di lavoro portuale temporaneo nel Porto di Napoli dell’impresa esercente il lavoro portuale ex art. 17 l.84/94 è pari a 54 unità” e ricorda che “l’AdSP sta valutando, nell’ambito delle direttive ministeriali e compatibilmente con i principi comunitari, la rimodulazione dell’operatività dell’art. 17, co. 15 bis, L. 84/94 che potrebbe determinare una modificazione dell’organico predetto. Pertanto, l’Operatore economico aggiudicatario del servizio potrebbe – ad esito favorevole della procedura – essere destinatario della conseguente riduzione di personale”.
Del resto, si apprende ancora dal disciplinare, i turni sono passati dai 12.722 del 2019 ai 9.145 e 9.553. Ma resta da capire se col ritorno quest’anno ai valori prepandemici di traffico ci sia stato un proporzionale riallineamento nell’utilizzo dell’articolo 17. In ogni caso “l’aggiudicatario della presente procedura sarà tenuto ad ottemperare a tutte le prescrizioni di cui all’allegato Regolamento contenente Norme sull’impiego della manodopera portuale”.
Come previsto il bando avrà una durata di 8 anni più due di possibile proroga, mentre da un punto di vista economico il disciplinare dettaglia le condizioni già definite in estate, con la tariffa massima di riferimento composta da “totale costo giornaliero” (169,12 euro oltre a incentivi e maggiorazioni differenziate a seconda di terminal, merceologie), “costi di gestione” (fino al 15% della voce precedente), “utile di gestione” (fino a un 10% ulteriore della somma delle voci precedenti).
Alla procedura potranno partecipare operatori economici “la cui attività è esclusivamente rivolta alla fornitura di lavoro temporaneo per l’esecuzione delle operazioni e dei servizi portuali”. Oltre alla dotazione di personale e risorse con specifica professionalità è previsto il divieto di partecipazione a imprese portuali e terminalisti e a società che detengano quote anche di minoranza in tali imprese.
Il termine per la presentazione delle offerte scadrà il 5 dicembre.
A.M.
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