Nei porti italiani calano i traffici di rinfuse: dry bulk -10% e liquid bulk -2,5%
Nel 2019 i porti italiani hanno visto transitare 179.551.064 tonnellate di rinfuse liquide, quasi 4,5 milioni di tonnellate in meno (-2,5%) rispetto ai 184.007.463 del 2018, mentre le rinfuse solide imbarcate e sbarcate sono state 58.758.759 di tonnellate, oltre 6,6 milioni in meno rispetto ai 65.410.645 di tonnellate dell’anno prima (-10%). Nel 2019 i traffici […]
Nel 2019 i porti italiani hanno visto transitare 179.551.064 tonnellate di rinfuse liquide, quasi 4,5 milioni di tonnellate in meno (-2,5%) rispetto ai 184.007.463 del 2018, mentre le rinfuse solide imbarcate e sbarcate sono state 58.758.759 di tonnellate, oltre 6,6 milioni in meno rispetto ai 65.410.645 di tonnellate dell’anno prima (-10%). Nel 2019 i traffici di rinfuse hanno pesato per quasi la metà (49,7%) sul totale delle merci imbarcate e sbarcate sulle banchine del nostro paese. Questi dati emergono dalle statistiche annuali appena pubblicate da Assoporti e analizzate da SHIPPING ITALY.
Per ciò che riguarda le rinfuse secche, il primo porto d’Italia per volume di merce movimentata risulta essere Ravenna con 11.167.726 tonnellate, seguita da Taranto (9.170.869), Marghera (6.183.927) e Brindisi (3.009.984). Al di sotto della soglia dei 3 milioni di tonnellate ci sono Monfalcone (2.949.211), Genova (2.564. 866), Savona (2.483.075), Piombino (2.401.775), Civitavecchia (2.361.826), Bari (1.965.124), Trieste (1.717.294), Porto Torres (1.624.699), Oristano (1.093.724) e Napoli. Movimentano meno di un milione di tonnellate di rinfuse secche Napoli (1.048.510), Augusta (956.659), Livorno (782.190) e Marina di Carrara (676.335).
Le quantità e i trend dei traffici di rinfuse dipende molto dai siti produttivi alle spalle dei porti che richiedono approvvigionamenti di materie prime e dall’andamento economico dell’Italia e dei Paesi serviti attraverso i nostri scali.
Passando invece alle rinfuse liquide il totale del 2019 è stato, come detto, pari a 179.551.064 tonnellate, di cui il 50% transita dai porti di Trieste, Augusta e Cagliari. Lo scalo giuliano ha movimentato l’anno scorso 43.349.423 tonnellate, Augusta 20.465.954, Cagliari – Sarroch 26.915.689, Messina 17.856.829 e Genova 15.361.950. Sotto la soglia dei 10 milioni di tonnellate ci sono Livorno (9.045.286), Venezia (9.017.717), Savona – Vado (6.299.635), Napoli (5.489.264), Ravenna (4.643.362), Ancona – Falconara Marittima (4.434.506), Taranto (4.344.056), Fiumicino (3.487.012), Brindisi (2.165.794), La Spezia (2.132.635) e Gaeta (1.113.040).
LEGGI qui le statistiche dei porti italiani pubblicate da Assoporti
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