I valori delle nuove navi dai cantieri sono tornati a salire nel 2023
Possibile anche la riapertura di cantieri in Cina che introdurrebbero sul mercato della navalmeccanica nuova capacità produttiva
Riprende quota il valore delle nuove navi in costruzione. Nel recente passato il mercato del nuovo ha mostrato per un breve periodo una lieve flessione salvo poi assistere a una risalita (tuttora in atto) già da dicembre scorso. Lo ‘certificano’ i dati forniti da Clarksons Research secondo cui nei primimesi del 2023 il valore delle nuove navi è aumentato del 2% dopo gli aumenti del 5% nel 2022 e del 22% nel 2021.
Anche gli analisti di Poten & Partners, nel loro ultimo rapporto, hanno osservato che “nel corso dei prossimi anni la realizzazione di nuove navi potrà essere maggiore, poiché i cantieri navali riceveranno meno ordini di portacontainer e gasiere”. Questa situazione naturalmente é penalizzata dal rialzo dei tassi di interesse, infatti a causa di ciò sono sempre meno le banche interessate al finanziamento navale tradizionale poiché è molto difficile e costoso il finanziamento di navi di seconda mano attraverso un mutuo tradizionale. Poten ha inoltre aggiunto che “la recente instabilità del sistema bancario internazionale non farà altro che rendere più difficile la situazione nel settore delle nuove costruzioni”.
Di fronte a questa problematica c’è un pro. Ovvero, che i fondi per finanziare nuove navi sono più facilmente accessibili, specie il credito erogato dai cantieri navali in combinazione con i soggetti finanziari delle banche cinesi e coreane. A proposito di Oriente, negli ultimi due anni i cantieri asiatici hanno accettato moltissimi ordini di nuove portacontainer e gasiere. Quasi azzerati o molto bassi invece, i nuovi ordini di nuove navi cisterna e bulk carrier. La situazione però, secondo gli esperti, potrebbe cambiare già nei prossimi mesi.
C’è anche un’analisi interessante riportata sempre da Splash247 secondo cui Braemar indica come la capacità produttiva dei cantieri navali a livello mondiale si sia ridotta di un terzo a partire dal 2010. Non si esclude però, secondo l’analisi, che nei prossimi anni alcuni cantieri cinesi possano riaprire tornando sul mercato. Proprio negli ultimi 12 mesi la Cina ha visto riaprire molti stabilimenti produttivi attivi nella navalmeccanica che erano sorti nel boom di costruzioni navali tra il 2003 e il 2008.
Tra questi Stx Dalian, ora Hengli Heavy Industries, Weihai Samjin Shipbuilding e Rongsheng Heavy Industries, ora ribattezzato Sps Shipyard. Un’altra società, la Jinhai Intelligent Manufacturing, precedentemente chiamata Jinhai Heavy Industries, sta cercando di affittare il proprio cantiere a un altro costruttore navale della stessa nazione.
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