Tre arresti in porto a Livorno per 53 kg di cocaina sequestrati in un container
L’attività è scaturita nel corso dei consueti servizi di controllo svolti di notte durante i quali sono stati notati dei movimenti sospetti intorno a un carico
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Ancora con una nota ha celebrato quelllo che ha definito “un importante significativo risultato nella lotta al traffico di stupefacenti realizzato dai finanzieri di Livorno e dai funzionari del locale Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane”.
In questo caso “l’attività scaturisce dalla prontezza operativa e dalla perspicacia degli operanti, che nel corso dei consueti servizi di controllo svolti diuturnamente, hanno notato dei movimenti nel pieno della notte intorno a un container; si sono quindi avvicinati con le dovute cautele e, con una manovra operativa ben organizzata, hanno colto in piena flagranza tre soggetti che stavano scaricando dei pacchetti dall’interno del container (proveniente dal Sud-America)”.
I tre intrusi sono stati prontamente bloccati, messi in sicurezza e identificati, scoprendo che i pacchetti erano di cocaina pura: in totale 53 kg suddivisa in decine di panetti. I tre soggetti, risultati essere albanesi, sono stati quindi arrestati e tradotti in carcere a Livorno.
È stata prontamente avvisata la Procura della Repubblica di Livorno, che costantemente sovrintende e coordina le attività di polizia giudiziaria.
“Il complessivo sequestro operato – si legge ancora nella nota dell’Adm – segna un ulteriore tassello a favore della lotta al narcotraffico sul territorio nazionale ed è il risultato di una quotidiana e metodica attività di controllo ‘sul campo’, svolta senza soluzione di continuità nell’importante scalo labronico. Lo stupefacente, dopo essere stato campionato e analizzato dal locale Laboratorio Chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, su disposizione della Procura della Repubblica verrà distrutto presso l’inceneritore e così strappato alle piazze di spaccio ove avrebbe fruttato, alla criminalità organizzata, oltre 10 milioni di euro”.
Le attività, effettuate in stretta sinergia operativa tra Fiamme Gialle e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno che ha convalidato gli atti.
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