Canoni aeroportuali sospesi: i terminalisti dei porti possono tornano a sperare
I terminalisti dei porti italiani hanno ora un motivo in più per sperare che da Roma i decisori politici concedano una sospensione e una rimodulazione dei canoni concessori che Assiterminal nelle scorse settimane aveva già chiesto, adducendo come ragione anche la causa di forza maggiore, in particolare per le banchine in cui vengono movimentati passeggeri. […]
I terminalisti dei porti italiani hanno ora un motivo in più per sperare che da Roma i decisori politici concedano una sospensione e una rimodulazione dei canoni concessori che Assiterminal nelle scorse settimane aveva già chiesto, adducendo come ragione anche la causa di forza maggiore, in particolare per le banchine in cui vengono movimentati passeggeri. Prima ancora era stata Federlogistica – Conftrasporto a chiedere la riduzione dei canoni demaniali.
Il motivo di speranza arriva dall’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che ha appena reso noto quanto segue: “Per favorire la ripresa del trasporto aereo, duramente colpito dalla grave crisi dovuta alla situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, in accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stata disposta la sospensione del versamento dei canoni relativi alle concessioni aeroportuali, in scadenza nel mese di luglio”.
Non solo una sospensione ma anche una rimodulazione dell’importo dovuto. Lo stesse ente ha infatti aggiunto che “per il 2020 il pagamento sarà commisurato al traffico effettivamente registrato nel corso dell’anno e dovrà essere effettuato in una unica soluzione entro il 31 gennaio 2021”. Il provvedimento in questione rientra tra le varie iniziative assunte dall’Enac a sostegno dell’economia del settore dell’aviazione civile nazionale, delle sue imprese e dei lavoratori.
In Italia il modello di gestione degli aeroporti è leggermente difforme da quello degli scali marittimi anche se si parla pur sempre di infrastrutture pubbliche date in concessione a dei terminalisti organizzati in Società per Azioni. In alcuni casi queste Spa sono a controllo prevalentemente pubblico (spesso di istituzioni locali come nel caso degli aeroporti lombardi), in altri casi sono in mano ai privati (ad esempio Aeroporti di Roma). La funzione di Enac (regolazione e controllo) è la medesima di quella svolta dalle Autorità di Sistema Portuale sulle banchine. Entrambe sono emanazioni del Ministero dei trasporti.
Essendo peraltro i trasporti marittimi e aerei in concorrenza fra loro sia sui passeggeri che sulle merci è lecito attendersi a questo punto che i porti colgano la palla al balzo per denunciare una disparità di trattamento che il dicastero romano guidato da Paola De Micheli potrebbe fare fatica a giustificare.
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