Testato a Valencia il primo trattore portuale a idrogeno verde Made in Italy
Iniziata la sperimentazione presso il Valencia Terminal Europa del Gruppo Grimaldi della macchina che sarà sotto la lente del progetto europeo H2PORTS
Il porto di Valencia è stato il primo al mondo a sperimentare le operazioni di un trattore Terberg 4×4 alimentato a idrogeno verde per movimentare i container e i rimorchi in banchina. È stato sviluppato da Atena, un centro di ricerca e tecnologia composto da università, istituti di ricerca e aziende private, con sede in Campania. Il trattore portuale ha effettuato il primo test operativo presso il Valencia Terminal Europa, società appartenente al Gruppo Grimaldi, sotto la supervisione di un team di ispettori del progetto europeo H2PORTS. Prima ha eseguito un test a vuoto, soltanto con la testa del trattore, successivamente ha agganciato un rimorchio e ha eseguito un giro di prova nel terminal.
Le primissime sperimentazioni di questa tipologia di veicolo sono state condotte a Napoli, presso il centro di ricerche Atena, con la collaborazione di Logicport S.p.A. società del Gruppo Grimaldi che gestisce diversi terminal portuali in Italia. Per Grimaldi si tratta “di un progetto sostenibile, efficiente ed ecosostenibile al fine di accelerare la transizione ecologica nel settore del trasporto marittimo. L’impiego di questi nuovi macchinari – spiegava recentemente Grimaldi in una nota – consentirà la movimentazione di carichi rotabili a zero emissioni, migliori e più salutari condizioni di lavoro agli operatori portuali, la riduzione dei consumi di energia della ventilazione forzata nei garage delle navi e l’azzeramento delle emissioni acustiche”.
Il trattore a idrogeno verde rientra nel progetto europeo H2PORTS, che sta implementando celle a combustibile e tecnologie a idrogeno nei porti europei. È coordinato dalla Valenciaport Foundation, in stretta collaborazione con l’Autorità Portuale di Valencia, e finanziato dal Cleam Hydrogen Partnership Programme. Questo progetto mira a testare e convalidare le tecnologie dell’idrogeno sulle macchine portuali. Il progetto ha avuto un investimento di circa 4,4 milioni di dollari.
“Questa è la prima volta che questo macchinario ha lavorato con risultati spettacolari per aiutare a spostare i container all’interno del porto di Valencia senza emissioni. È anche la prima volta in Europa e nel mondo che vediamo questa tecnologia applicata alle operazioni portuali” ha commentato Lionel Boillot, Project Officer, Clean Hydrogen Joint Undertaking della Commissione Europea.
Il trattore a idrogeno verde è il primo di due prototipi che saranno testati per due anni nel porto di Valencia. Il secondo, che arriverà nelle prossime settimane, è un reach stacker (container stacker) alimentato a idrogeno. L’unità è stata sviluppata dal produttore di apparecchiature Hyster nell’ambito del progetto europeo H2PORTS e sarà testata presso il terminal Msc di Valencia. Lo scorso gennaio inoltre, il porto di Valencia ha installato una stazione di rifornimento a idrogeno in grado di soddisfare il fabbisogno di carburante dei terminal. La stazione comprende una parte fissa dedicata alla ricezione, stoccaggio e compressione dell’idrogeno fino alla pressione di mandata, e una parte mobile che immagazzina l’idrogeno compresso e dispone di un erogatore per il rifornimento delle macchine portuali.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY