Anche la sperimentazione dell’idrogeno come carburante nel piano di transizione ecologica di Laghezza
Previsti investimenti per oltre 3 milioni di euro nel triennio 2023/2025
Il Gruppo Laghezza ha annunciato che è stato approvato dal proprio Consiglio di amministrazione il Piano strategico di transizione ecologica, che prevede investimenti per oltre 3 milioni di euro nel triennio 2023/2025.
“Il piano di Transizione ecologica aziendale definito dal nostro transition manager, Luca Bergonzoli, è molto ambizioso” ha affermato il presidente Alessandro Laghezza, aggiungendo che “prevede l’eliminazione della carta entro il 2025 con completa digitalizzazione delle attività aziendali, l’adozione di carburanti alternativi per i camion aziendali e la contestuale sperimentazione dell’idrogeno, la conversione del parco auto a ibrido ed elettrico, la completa autosufficienza energetica della divisione logistica, grazie all’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei magazzini.
Tutte le attività contemplate sono un passo cruciale in direzione di un obiettivo altrettanto ambizioso, quello di portare la Laghezza Spa al più alto livello di qualità e allineare le politiche di sviluppo del gruppo verso il raggiungimento degli Sustainable Development Goals (SDGs)’.
Luca Bergonzoli ha aggiunto: “Dopo alcuni mesi di ricerca e preparazione, il piano è definito. Si tratta di un percorso complesso, che porterà nel prossimo triennio a cambiamenti sostanziali nei processi aziendali e che andrà a coinvolgere in maniera integrata tutte le divisioni, poiché integrata è anche l’offerta dei nostri servizi”.
Più in dettaglio nell’ambito della divisione Dogana il piano strategico triennale prevede la totale digitalizzazione del flusso documentale con obiettivo zero carta per il 2025 e una specifica formazione del personale in materia di sostenibilità.
Per quanto riguarda la divisione Logistica, è già stata approvata l’installazione di un impianto fotovoltaico a copertura dell’intera superficie del tetto di 10.000 mq del nuovo magazzino di Pratolino/La Spezia.
L’impianto previsto, a pieno regime, avrà una produzione energetica superiore ai 2 GWh annui, eccedente rispetto al fabbisogno delle attività dell’azienda.
L’energia in esubero potrà essere utilizzata sia cedendola sulla rete elettrica nazionale, anche tramite comunità energetiche, sia costituendo una RIU (Rete Interna di Utenza) che colleghi le realtà aziendali limitrofe. Contestualmente, avverrà l’elettrificazione di tutti i mezzi di movimento.
Seguiranno, con analogo percorso, i magazzini di Santo Stefano di Magra/La Spezia, sede principale delle attività logistiche della Laghezza.
Nell’ottica di un progetto integrato fra le tre divisioni aziendali, è previsto che i benefici ambientali derivanti dalle riduzioni delle emissioni e dalla produzione da fonti green andranno anche a compensare le emissioni della divisione Trasporto su strada. E per la divisione Trasporti, settore particolarmente ‘hard to abate’ specie per un’azienda come Laghezza che possiede una flotta già completamente composta da mezzi Euro6, sono previste in aggiunta tre diverse azioni strategiche, da realizzare nel breve, nel medio e nel lungo periodo.
Il gruppo nella sua nota spiega che è già attivo un importante progetto, in collaborazione con Eni Sustainable Mobility, che coinvolge un terzo dei mezzi pesanti targati Laghezza e che prevede l’utilizzo di un diesel HVO ottenuto al 100% da materie prime rinnovabili. La riduzione della produzione di Co2 è dal 60% al 90% lungo tutta la filiera logistico-produttiva, rispetto ai carburanti fossili.
Nel lungo termine l’azienda spezzina, a seconda di quali saranno le tecnologie standard che si andranno ad affermare nel settore, prevede la sperimentazione e successiva adozione di carburanti alternativi, quali Gnl, ammoniaca, metanolo, con particolare attenzione all’idrogeno green, la cui introduzione è prevista dal 2025.
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