Traffici in calo (-10,8%) nel primo semestre al porto di Civitavecchia
Nello scalo merci per 4.478.877 tonnellate. In flessione rinfuse solide, Teu e mezzi pesanti, bene passeggeri e auto nuove
Il porto di Civitavecchia chiude il primo semestre 2023 con traffici per complessive 4.478.877 tonnellate, il 10,8% in meno rispetto all’analogo periodo del 2022. In flessione i contenitori (47.732 Teu, -24,9%) e i mezzi pesanti (107.783 unità, -11,8%), mentre crescono i passeggeri e le auto nuove (87.049, +77,8%), grazie ai traffici portati da Grimaldi. In aumento anche le rinfuse liquide (441.736 tonnellate, +24,6%), mentre è pesante la perdita su quelle solide (4.037.141 tonnellate, -13,5%).
Un risultato, quest’ultimo, che secondo il presidente della port authority Pino Musolino si deve in particolare all’andamento del carbone (su cui la flessione è del 25,3%) per la centrale Enel di Tvn, frutto della strategia nazionale di phase out. Riguardo questo segmento di merci tuttavia Musolino ha preannunciato “delle interessanti new entry” in arrivo a settembre/ottobre, ovvero nuovi traffici di “tufo, la pozzolana e nuovi materiali di recupero, come pneumatici dismessi, nell’ambito dell’economia circolare”.
Tra le note positive per Civitavecchia c’è, come detto, il traffico passeggeri. In particolare sono stati 1.173.112 i crocieristi movimentati (+86% rispetto allo stesso periodo del 2022), un numero che – preannuncia Musolino – è cresciuto a ritmo sostenuto dopo la chiusura del semestre. “Ad agosto abbiamo già superato i due milioni, dato che lo scorso anno avevamo raggiunto ad ottobre”. Bene anche i traghetti dove la crescita è stata del +23,4%, per 518.625 passeggeri. “Andremo anche meglio una volta terminati i lavori per l’ultimo miglio ferroviario e altre infrastrutture, e in vista del Giubileo del 2025 e, perché no, di Expo 2030, contiamo di confermarci hub fondamentale di ingresso in Italia non solo per i passeggeri crocieristi” ha detto al riguardo. In crescita anche le autovetture in polizza, con 87.049 unità, +77,8%. “Abbiamo saputo rispondere alle esigenze del mercato garantendo nuovi spazi, come ad esempio quello dell’ex cantiere Privilege senza i quali saremmo stati costretti a mandare altrove le auto” ha aggiunto al riguardo il presidente dello scalo.
In aumento invece nell’insieme i traffici nel porto di Gaeta, scalo che pure rientra nel sistema dell’authority del Tirreno centro-settentrionale, il quale nel semestre risulta aver movimentato merce per 973.531 tonnellate (+13,4%) e a luglio ha poi debuttato gestendo anche i primi contenitori. Pari a 621.930 tonnellate le rinfuse liquide (+19,4%), mentre sono state 351.601 tonnellate quelle solide (+4%).
In crescita infine le movimentazioni di Fiumicino, con 1.498.153 tonnellate di merce (+15%), per intero prodotti raffinati destinati al vicino aeroporto.
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