Al porto di Salerno parte la gara per la stazione marittima
L’Adsp campana punta a un traffico di almeno 300mila passeggeri l’anno
Pubblicate (in forma anonima) le non numerosissime osservazioni alla consultazione preliminare effettuata in estate, l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale ha avviato ieri la procedura di affidamento della stazione marittima di Salerno.
Un compendio che consta dell’edificio progettato da Zaha Hadid, della banchina di pertinenza da 350 metri di lunghezza e 10 di pescaggio e della testata dello stesso Molo Manfredi, piazzale plurifunzionale utilizzabile per l’imbarco/sbarco passeggeri, la sosta e stoccaggio di veicoli e attività connesse e funzionali ai passeggeri.
Come previsto a luglio la concessione sarà di 8 anni, mentre il canone annuo sarà di circa 121mila euro, soggetto però a rialzi in sede di gara (e ad eventuali ritocchi in ragione della conclusione del contenzioso in corso sull’aggiornamento Istat 2023, a sua volta oggetto di interventi normativi in fieri). Confermato nei documenti pubblicati l’ “intendimento della Autorità di avviare una procedura di lavori che consenta un’ulteriore allungamento della banchina di ormeggio dedicata al traffico crocieristico con fondi pubblici” (e conseguente ritocco del canone).
Parimenti confermata la clausola sociale consistente nell’obbligo all’assorbimento prioritario del personale del gestore uscente, la società Salerno Stazione Marittima (compagine di oltre 40 soci, con ruoli preminenti di Culp Flavio Gioia, Rimorchiatori Salerno del gruppo Rimorchiatori Riuniti, Gruppo Gallozzi e Gruppo Amoruso) insieme a Salerno Cruises (joint venture fra i gruppi Amoruso e Aloschi), ma l’incremento occupazionale vale un 10% in sede di gara.
Il summenzionato rialzo del canone varrà 30 punti, mentre il resto sarà legato all’offerta tecnica. In particolare, oltre al prolungamento degli orari previsti di apertura (6 punti), volume passeggeri e toccate nave, partendo da un’ipotesi di 300mila passeggeri (contando due volte quelli in home port partenza/arrivo) e 150 scali annui (con un margine di tolleranza del 30% da giustificare).
Nessun punto è previsto per gli investimenti, non essendo Adsp interessata a quote supplementari rispetto a quelli inseriti a capitolato, circa 500mila euro (valore però di riferimento, perché, oltre al ripristino di alcune “anomalie” riscontrate dalla concedente nei beni in gioco, il resto “attiene esclusivamente a dotazioni non ricomprese nella struttura, e che andranno realizzate solo se necessarie alla corretta esecuzione della attività e/o imposte da prescrizioni/norme di safety/security”, sicché l’importo “non è un dato obbligatorio e vincolante”).
A.M.
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