Nonostante Covid-19, profondità dei fiumi e prove in mare da remoto la Silver Origin è quasi pronta
Silversea Cruises si prepara a prendere in consegna la nuova nave Silver Origin, unità da 5.800 tonnellate di stazza, 101 metri di lunghezza e capacità di 100 passeggeri più 86 membri d’equipaggio. Lo ha reso noto la stessa compagnia crocieristica guidata da Roberto Martinoli e parte di Royal Caribben Cruises sottolineando la “grande dimostrazione di […]
Silversea Cruises si prepara a prendere in consegna la nuova nave Silver Origin, unità da 5.800 tonnellate di stazza, 101 metri di lunghezza e capacità di 100 passeggeri più 86 membri d’equipaggio. Lo ha reso noto la stessa compagnia crocieristica guidata da Roberto Martinoli e parte di Royal Caribben Cruises sottolineando la “grande dimostrazione di resilienza, determinazione e raffinata maestria europea da parte del cantiere olandese De Hoop. Nonostante il lockdown globale, De Hoop ha implementato rigide procedure di sicurezza, ridotto la sua forza lavoro e ha trovato procedure ingegnose che hanno permesso di superare le sfide, compresa quella della prima mondiale di una prova in mare della nave in modalità remota”.
Silversea in una nota racconta che il 15 marzo 2020, tre giorni dopo la dichiarazione di pandemia globale del coronavirus, l’Olanda ha attuato il lockdown nazionale per salvaguardare il paese e la salute della popolazione. “Relativamente isolato a Lobith, un angolo remoto dei Paesi Bassi, il cantiere navale De Hoop – si legge nella cronaca di Silversea – ha offerto ai suoi circa 250 dipendenti la possibilità di tornare a casa dalle loro famiglie o di rimanere nella struttura per continuare a lavorare su Silver Origin. Mentre molti sono stati costretti a tornare alle loro famiglie o al loro paese di origine prima della chiusura dei confini, circa 200 dipendenti – principalmente esperti carpentieri – hanno optato per rimanere, lavorando instancabilmente per applicare le proprie capacità artigiane alle suite degli ospiti della nave. I dipendenti erano alloggiati in una struttura residenziale in loco, conosciuta come Barge Rossini, la cui capacità è stata ridotta da 200 a 100 persone per motivi di sicurezza”.
Oltre al rigoroso protocollo imposto dall’autorità sanitaria olandese, i lavoratori di De Hoop sono stati protetti con procedure sanitarie sviluppate dal cantiere stesso, quali: controlli giornalieri della temperatura; procedure di sanificazione e pulizia avanzate negli alloggi, tra l’equipaggio e in tutta la nave Silver Origin; e sono state implementate rigorose misure di distanziamento sociale, tra cui una regola di separazione di 1,5 metri e un sistema di flusso a senso unico in tutta la nave.
Di conseguenza, sono state ridotte le possibilità di contatto, sono state annullate le riunioni e un minor numero di persone è stato autorizzato ad avere accesso in ogni area della nave. Le videochiamate hanno sostituito le conversazioni faccia a faccia. Gli appaltatori non potevano più raggiungere il cantiere e le forniture necessarie venivano interrotte, poiché le cancellazioni dei voli e il rigoroso blocco minacciavano i progressi del progetto. Sono stati ritardati gli arrivi di moquette, mobili e della collezione d’arte di bordo, mentre la chiusura dei confini internazionali ha interrotto l’installazione delle finestre e della cucina della nave provenienti dall’Italia.
Ma il coronavirus non è stata l’unica criticità ch questo cantiere ha dovuto affrontare durante la costruzione della nave. Silversea prosegue raccontando che, “mentre le acque poco profonde del fiume Waal hanno ritardato il varo tecnico di Silver Origin da novembre al 30 dicembre 2019, i mesi di gennaio e febbraio hanno portato forti piogge nell’Europa occidentale, facendo raggiungere ai fiumi dei Paesi Bassi livelli idrometrici insolitamente alti. Ciò ha impedito a Silver Origin di passare sotto i 12 ponti che separano dal mare il cantiere navale De Hoop. Solo il 26 marzo, con oltre un mese di ritardo sulla data prevista, si è reso accessibile un passaggio sicuro verso Rotterdam, riducendo a tre le settimane tra l’arrivo nella grande città portuale olandese e la prova in mare”.
Le prove in mare della nuova costruzione si sono tenute dal 27 al 29 aprile al largo della costa di Goeree-Overflakke. Le prove in mare di Silver Origin includevano una storica prima mondiale: durante il test di accettazione del posizionamento dinamico, che verifica la capacità della nave di rimanere entro 10 centimetri da un punto fisso senza far cadere l’ancora, il sistema di posizionamento dinamico della nave è stato sintonizzato e calibrato da remoto da una terza parte a San Pietroburgo, in Russi, a oltre 1.800 km di distanza. A bordo è stata stabilita una connessione internet veloce per consentire una comunicazione quasi istantanea tra le due parti e, con l’ausilio di un auricolare e di una videocamera, un agente di San Pietroburgo ha completato i test di manovra. Il Comandante della nave fungeva da vedetta da bordo. Ad un certo punto, una forte corrente ha spostato la nave dalla posizione prevista, ma l’handler di San Pietroburgo l’ha corretta con facilità.
Attualmente è in corso l’esecuzione dei ritocchi finali su Silver Origin, prima della consegna della nave nelle prossime settimane.
“Siamo veramente grati ai lavoratori del cantiere De Hoop” ha detto Roberto Martinoli, presidente e amministratore delegato di Silversea. “Di fronte a tali e tante avversità, i loro sforzi sono stati straordinari e rappresentano la capacità di ripresa del settore crocieristico globale. Quando il successo sembra improbabile, un atteggiamento positivo può fare miracoli. Silver Origin si presenta magnifica. La nostra nuova pionieristica nave rappresenta l’alba di una nuova era di viaggio nelle Isole Galapagos e non vediamo l’ora di accogliere gli ospiti a bordo quando sarà il momento giusto”.
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